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Interpretazione ambientale – L’Italia un’eccellenza in Europa

8 maggio 2009 0 commenti

La conferenza internazionale di Atene

La conferenza internazionale di Atene

Stefano Spinetti, presidente dell’Aigae (Associazione italiana guide ambientali ed escursionistiche) e Maurilio Cipparone, portavoce di Unione per i Parchi e la Natura d’Italia (coordinamento di Aigae-Aidap-Aigap), hanno partecipato per l’Italia alla conferenza internazionale della Nai (interNational Association for Interpretation).

La convention in corso ad Atene ha richiamato partecipanti dagli Usa, dalla Nuova Zelanda, dall’Australia, dalla Cina, dalla Corea del Sud, da Panama, dalla Croazia, oltre che da moltissimi paesi dell’Unione europea.

L’interpretazione ambientale è una disciplina nata negli Stati Uniti, legata al mondo dei parchi, e da lì si è diffusa in tutto il mondo.
La disciplina mette in pratica tecniche comunicative, legate anche al mondo del teatro, attraverso l’esperienza diretta, cognitiva e sensoriale trasmessa allo «spettatore» con le più diverse attività di coinvolgimento.
Secondo gli inventori della disciplina «l’interpretazione è un’arte che ne combina molte altre»!
Nei parchi Usa, infatti, la gente viene coinvolta dagli interpreti naturalistici, con rivisitazioni della storia, con pièce teatrali che prevedono la partecipazione spontanea dei visitatori, con la capacità della guida non di «spiegare» (come siamo abituati nei nostri siti turistici o museali) ma di «coinvolgere emotivamente» il partecipante all’escursione.

A Stefano Spinetti è stato affidato il compito di fare una relazione sulla specifica realtà italiana, che nel campo dell’interpretazione ambientale è una buona pratica in ambito europeo. Le guide ambientali italiane, infatti, sono organizzate dall’Aigae con una presenza sul tutto il territorio nazionale. Le guide ambientali ed escursionistiche, certificate dalle Regioni e dai parchi nazionali italiani, sono circa 2.500 (nel loro complesso il sistema annovera circa 5.000 operatori). Il loro lavoro si esplica principalmente nelle aree protette, quindi in realtà che complessivamente sono situate in territori marginali dal punto di vista dei grandi flussi turistici nazionali ed internazionali (con alcune puntuali eccezioni).
L’Unione ha presentato i dati italiani dell’osservatorio del turismo verde, che ci dicono che questi 2.500 professionisti della natura, ogni anno producono un budget di circa 75milioni di euro, accompagnando ed interpretando la natura per oltre 5,5 milioni di persone. Questi visitatori sono adulti per il 28%, studenti per il 38%, 5% campi estivi, 29% iniziative di educazione ambientale.
Dal 2003 al 2008, il trend è + 78,3% per i visitatori dalle scuole, + 61% gli adulti, + 87,73% le iniziative di educazione ambientale e + 39,71% i campi estivi.
Questi visitatori provengono per il 65,27% dalla stessa regione dell’area protetta visitata, per il 29,63% da altre regioni italiane e per il restante 4,96% da mete internazionali.

Stefano Spinetti ha commentato: «chiediamo alla politica di impegnarsi affinché un settore così in crescita positiva, anche in periodi di crisi, sia supportato da idonee azioni legislative ad ogni livello. Noi guide abbiamo bisogno dei parchi che sono una speranza per il futuro di noi tutti, ma sono anche una solida realtà emergente per il turismo nazionale».

Maurilio Cipparone ha commentato: «l’invito a partecipare alla convention è per l’Aigae e Unione un importante riconoscimento del lavoro che stiamo svolgendo, ma soprattutto una straordinaria opportunità per incrementare gli scambi e le relazioni internazionali, sempre occasioni di crescita culturale e professionale per chi lavora nei parchi e per i parchi».

(Fonte Unione per i Parchi e la Natura d’Italia, Segreteria c/o Aigae, Via Romea Comunale, 277/A, 45019 Taglio di Po, Rovigo)