Tecnologie a basso contenuto di carbonio in Italia e Usa
L’incontro all’Ice
L’incontro all’Ice
Il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, l’Ambasciata Usa a Roma, l’Istituto nazionale per il Commercio Estero ed il Centro Euro - Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici hanno organizzato presso la Sede dell’Ice a Roma il workshop sulle «Tecnologie a basso contenuto di carbonio in Italia e Stati Uniti: accelerare il passaggio dalla fase di ricerca a quella del mercato».
Il workshop si inserisce nella più ampia collaborazione tra Italia e Stati Uniti lanciata nel 2001 e focalizzata sia sulla promozione della ricerca per i cambiamenti climatici sia sullo sviluppo di collaborazioni per la definizione di tecnologie pulite.
Proprio l’importanza di sviluppare collaborazioni internazionali tra il mondo scientifico e quello dell’impresa è stato al centro del discorso di apertura dei lavori del Presidente dell’Ice, Ambasciatore Umberto Vattani, il quale ha anche sottolineato come esista piena corrispondenza tra i temi in discussione nel workshop e le priorità identificate dai ministri dell’Energia del G8 allargato nella giornata di ieri a Roma e dai ministri dell’Ambiente nella riunione di Siracusa.
Il Direttore Generale del ministero dell’Ambiente Corrado Clini ha richiamato i risultati già raggiunti dalla collaborazione tra Italia e Stati Uniti sullo sviluppo delle tecnologie a basso contenuto di carbonio, ed ha auspicato l’estensione della collaborazione a paesi terzi, a cominciare dalla Cina, nell’ambito dei nuovi programmi internazionali dell’Amministrazione Obama.
Efficienza energetica, bioenergie e «green building» sono i settori nei quali questa collaborazione potrà svilupparsi.
L’Amministrazione degli Stati Uniti, come annunciato da Jonathan Shrier, Principal Deputy Assistant Secretary, Politiche ed Affari Internazionali, del Dipartimento dell’Energia Usa, ha collocato ingenti somme di finanziamento per lo sviluppo di tecnologie innovative e per la promozione dell’efficienza energetica nei piani di stimolo economico. La strategia del Presidente Obama è quella di puntare sulle tecnologie energetiche di nuova generazione per ridurre la produzione di CO2 e creare nuova occupazione.
Il workshop di Roma è un esempio concreto di forte interazione tra il mondo della ricerca e del settore privato per la realizzazione della «new green economy».
(Fonte Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici)