Greenpeace punta sul «solare a concentrazione»
In occasione del G8 energia
In occasione del G8 energia
Proprio in occasione del G8 Energia Greenpeace presenta il rapporto economico e scientifico «Global Csp Outlook 2009» che analizza la nuova frontiera dell’energia rinnovabile: il «solare a concentrazione(Csp)».
Esso è noto anche come solare termodinamico e produce calore ed elettricità usando centinaia di specchi per concentrare i raggi del sole a temperature comprese tipicamente tra 400°C e 1000°C.
Grenpeace afferma che le centrali a concentrazione possono fornire energia sicura su scala industriale per tutto il giorno ricorrendo a tecnologie di stoccaggio del calore. L’intensa attività di ricerca e sviluppo degli ultimi 15 anni ha permesso il decollo della tecnologia che negli ultimi anni si è sviluppata rapidamente. I maggiori progetti in via di realizzazione sono in California e Spagna; in cui si prevede di raggiungere 10 Gw di potenza entro il 2017.
Secondo le stime del rapporto, redatto insieme a Estella (European solar thermal electricity association) e Solar paces, si evidenzia che:
- il solare a concentrazione potrà soddisfare, nello scenario più favorevole, il 7% dei consumi mondiali di elettricità al 2030 e un quarto al 2050; e potrà creare oltre 200mila posti di lavoro entro il 2020 nelle regioni esposte a maggiore radiazione solare. Il dato aumenta a oltre 1,1 milioni al 2050.
- Entro la stessa data questa tecnologia permetterà di risparmiare circa 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 annue, pari a circa quattro volte le emissioni attuali dell’Italia.
- Il costo dell’energia elettrica prodotta da centrali solari a concentrazione è in diminuzione.
- I costi di generazione delle fonti rinnovabili continueranno a essere sempre più competitivi, il prezzo delle fonti fossili, invece, continuerà ad aumentare, sia a causa dell’esaurimento delle risorse che del costo crescente delle emissioni di CO2.
Il rapporto propone la necessità di nuove tecnologie pulite per tagliare la dipendenza dai combustibili fossili e salvare il clima.
La proposta che Greenpeace fa nel «Global Csp Outlook 2009», per poter sviluppare più rapidamente possibile tutte le fonti rinnovabili a disposizione è quella di introdurre incentivi in «conto energia»; fissare obiettivi vincolanti per lo sviluppo delle rinnovabili; promuovere la diffusione delle nuove tecnologie nei Paesi in via di sviluppo, e in particolare nelle aree desertiche del Nord Africa, Medio Oriente e Nord America.
(Fonte Greenpeace)