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Recuperate 320.000 kg di lampadine in solo sei mesi

26 giugno 2009 0 commenti

La raccolta differenziata

La raccolta differenziata

È con grande soddisfazione che «Ecolamp» dichiara di aver duplicato nei primi sei mesi del 2009 il risultato dell’intero anno 2008 raggiungendo i 320.000 kg di lampadine raccolte in tutta Italia: un traguardo molto significativo se si considera che nell’intero anno 2008 il Consorzio aveva raggiunto un totale di 160.000 kg di sorgenti luminose raccolte.
L’impegno del Consorzio nella sensibilizzazione dei cittadini a comportamenti virtuosi, di rispetto per l’ambiente e di attenzione verso la raccolta differenziata di questi rifiuti, ha ottenuto ottimi risultati. Esso è anche attivo nella sensibilizzazione dei professionisti dell’illuminotecnica, per i quali ha ideato «Extralamp». Questo servizio, attivo dal primo febbraio 2009, permette agli installatori di impianti di illuminazione di richiedere il ritiro gratuito delle sorgenti luminose esauste presso i loro magazzini in tutta Italia, per un quantitativo minimo di 100 Kg a richiesta fino al 31 dicembre 2009.
È attraverso questi due canali di azione che Ecolamp ha potuto ottenere questo successo.
Ecolamp è il principale consorzio senza scopo di lucro per la raccolta e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione, costituito nel 2004 dalle principali aziende nazionali ed internazionali del settore illuminotecnica. Gestisce in tutto il Paese un servizio di ritiro, trasporto e trattamento delle apparecchiature di illuminazione a fine vita.
Il Consorzio ad oggi fornisce i propri servizi ad oltre 2.500 centri di raccolta comunali in tutta Italia e ha provveduto a fornire oltre 6.000 contenitori di proprietà del Consorzio da posizionare nelle isole ecologiche per un investimento totale di 1,5 milioni di euro.

I cassonetti metallici verdi, rigorosamente conformi agli standard europei, sono stati ideati appositamente per la raccolta e il trasporto in tutta sicurezza di questi rifiuti fragili e periocolsi, studiati in due versioni: una per la raccolta dei tubi fluorescenti lineari e una per tutte le altre tipologie di lampade; ognuno dei contenitori è dotato di un codice a barre che ne permette l’identificazione e la tracciabilità lungo tutto il percorso: dal centro di raccolta all’impianto di trattamento.
«Il raggiungimento di questo traguardo rappresenta per noi un successo che ci stimola ad impegnarci con sempre maggior decisione e ad investire energie nell’ambito dell’education e del servizio agli operatori professionali del mondo illuminotecnica» — afferma Fabrizio D’Amico, direttore generale di Ecolamp — L’esperienza di questi anni ci ha insegnato che sono questi i canali su cui porre la nostra attenzione: da un lato l’educazione al cittadino, che ha difficoltà nel riconoscere nelle lampadine esauste un rifiuto che necessita di un particolare trattamento rispetto al vetro, per via dei materiali nocivi in esse contenute; dall’altro i servizi rivolti ai professionisti che, dovendo gestire grandi quantità di rifiuti di questo tipo e non potendo appoggiarsi alle isole ecologiche comunali, devono essere incentivati alla corretta gestione dei medesimi».

(Fonte Ecolamp)