Home » » villaggio globale »

Siccità – Momento d’oro per gli impianti di desalinizzazione

30 giugno 2009 0 commenti

Prossimo studio di Frost & Sullivan

Prossimo studio di Frost & Sullivan

La domanda di acqua dolce è in forte crescita a livello globale, specialmente in quelle regioni che presentano notevoli tassi di crescita della popolazione e affette da lunghi periodi di siccità. L’acqua è purtroppo destinata a scarseggiare sempre di più. È per questa ragione che molti governi si stanno orientando verso la desalinizzazione e stanno investendo in questa tecnologia al fine di poter soddisfare una domanda sempre più pressante. Sono questi i fattori principali che stanno spingendo il mercato della desalinizzazione e la sua forte crescita, secondo Frost & Sullivan.
L’attenzione è rivolta particolarmente alle regioni mediterranee dove negli ultimi anni si è assistito ad una particolare carenza d’acqua. Frost & Sullivan si sta occupando di questo settore e pubblicherà presto uno studio sul mercato delle acque in Spagna completo di una analisi delle tendenze, delle sfide e delle opportunità in questo settore.

Ma perché la Spagna? Secondo Nuno Oscar Branco, l’analista di Frost & Sullivan che si sta occupando della ricerca e che ha incontrato molti operatori del settore, «la Spagna è il mercato più grande del Mediterraneo per la desalinizzazione, ma anche regioni quali l’Algeria, il Marocco e la Libia, tra gli altri, stanno mostrando un grande interesse nella desalinizzazione e stanno investendo grandi capitali in questa risorsa per la produzione di acqua potabile».
La Spagna ha costruito il primo impianto di desalinizzazione nel 1965 ed è stato uno dei primi Paesi dell’area mediterranea a considerare la desalinizzazione quale una soluzione praticabile per far fronte alla scarsità di acqua nelle grandi aree urbane. «La Spagna è ormai prossima al traguardo nel suo programma di desalinizzazione ed è all’avanguardia in questo mercato sia per quel che riguarda le nuove tecnologie sia per il design degli impianti», aggiunge l’analista di Frost & Sullivan Branco.

Grazie al Programa Agua, la Spagna ha messo a punto un piano di investimento di circa 5,5 miliardi di dollari per il periodo compreso tra il 2004 e il 2015 negli impianti di desalinizzazione e al fine di incrementare la capacità produttiva di acqua potabile di circa 1,100 hm3 all’anno.
E se il mercato dell’edilizia sta soffrendo a causa della crisi economica, questo investimento nell’infrastruttura delle acque da parte del governo spagnolo rappresenta di certo una buona opportunità per le società di ingegneria, le imprese edilizie e i fornitori di nuove tecnologie. «Il mercato spagnolo della desalinizzazione offre buone opportunità per quelle aziende domestiche e internazionali che hanno esperienza in aree chiavi quali l’efficienza energetica e l’ottimizzazione di processi e attività operative», commenta Nuno Oscar Branco. Coloro che operano nell’industria della desalinizzazione sono, infatti, alla continua ricerca di soluzioni ecologiche tramite l’utilizzo dell’energia rinnovabile. A riconferma di ciò è da notare il fatto che esistono già soluzioni basate sull’utilizzo dell’energia eolica o marina off-shore per la produzione di acqua potabile.
La presenza di società spagnole in questo settore è anche notevole in altre parti del mondo. «Anche se il mercato della desalinizzazione in Spagna ha raggiunto il suo picco - conclude l’analista di Frost & Sullivan Nuno Oscar Branco - le società spagnole hanno sviluppato un grande know-how nella costruzione e operazione di grandi impianti di desalinizzazione e stanno vincendo contratti in Algeria, India e Australia».
I fattori che stanno alimentando gli investimenti negli impianti di desalinizzazione continueranno a rimanere prevalenti nell’area mediterranea per tutta la prossima decade.

(Fonte Frost & Sullivan Corporate Communications)