I musei scientifici i più visitati e i meglio organizzati
Dossier «Musei» Touring club italiano 2009
Dossier «Musei» Touring club italiano 2009
Il Dossier «Musei» del Touring club italiano,dal 1995, monitora l’affluenza del pubblico nei maggiori musei italiani allo scopo di individuare i siti più visitati e la loro distribuzione geografica, cogliendone l’evoluzione in termini di accessibilità, disponibilità a soddisfare le aspettative e le esigenze del pubblico e capacità di garantire una gamma sempre più ampia di servizi.
Lo studio 2009 presenta i musei più visitati in Italia nel corso del 2008, illustrandone anche le principali caratteristiche.
In Italia ci sono circa 3.800 musei e 1.800 aree archeologiche e complessi monumentali e
solo il 60% dei quali pubblici, che ogni anno vengono visitati complessivamente
da circa 95 milioni di persone con guadagni che si aggirano sui 250 milioni di euro.
Dall’indagine effettuata sui 30 musei italiani più visitati (13 al Centro Italia, 10 al Nord, 7 al Sud), che hanno ospitato circa 23 milioni di persone nel 2008. I primi tre musei in classifica sono: Musei Vaticani, Scavi di Pompei e Uffizi avendo raccolto nel 2008 complessivamente 8,2 milioni di visitatori. Solo 6 musei su 30 hanno registrato un incremento di visitatori mentre per gli altri si riscontra una generale contrazione degli accessi quantificabile in circa 1,6 milioni di visitatori in meno rispetto al 2007.
Il trend negativo dei musei italiani sembra indicare non tanto una crisi delle singole strutture quanto un calo generalizzato «di settore», iniziato nel 2007 e acuitosi nel 2008.
Sono state stilate anche classifiche dei 10 musei artistici, archeologici e scientifici più visitati,ed è risultato che i musei scientifici sono gli unici ad non aver registrato un calo delle visite e in alcuni casi ad ottenere un incremento.
Pur con un’affluenza media per istituto molto più bassa rispetto agli artistici e agli archeologici, i musei scientifici mantengono un trend positivo: soprattutto il museo «Enrico Caffi» di Bergamo (+13,2%), la Città dei bambini e dei ragazzi a Genova (+15,5%) e Città della scienza a Napoli (+17,5%).
Contrariamente a quanto accade per molti musei artistici, il pubblico dei musei scientifici è ancora fatto soprattutto di italiani e molti di essi si stanno indirizzando verso un’utenza costituita da famiglie e da ragazzi (comprese anche le scolaresche). Solo 3 musei (2 dei quali scientifici) dispongono di uno spazio nursery e appena 10 offrono percorsi appositamente realizzati per i più piccoli (anche in questo caso, 6 sono predisposti da musei scientifici).
Un esempio è l’offerta dei tre musei scientifici di Genova, prima città in classifica, che ha addirittura dedicato ai suoi giovani visitatori un museo ad hoc, ispirato e strutturato come la parigina Cité des Science et de l’Industrie.
Rispetto agli altri musei, «gli scientifici» risultano essere strutture ben organizzate anche per quanto riguarda l’attenzione verso i «piccoli visitatori». Tutti i musei scientifici presenti nella top 30 offrono laboratori didattici, percorsi per i bambini organizzati ad hoc per loro, e presso il Museo del mare a Genova è presente l’unico baby parking dell’elenco.
Due musei scientifici (Acquario di Genova e il Giardino zoologico di Pistoia), e un museo artistico (il San Marco) e un sito archeologico (la Valle dei Templi ad Agrigento), hanno aperto al pubblico tutti i giorni dell’anno.
Tuttavia anche per tutti gli altri musei presenti nelle Top10 le giornate di apertura hanno superato quota 31.212 a testimonianza del fatto che molti istituti sono rimasti chiusi solo in occasione di feste come Natale o Capodanno senza avere nemmeno un giorno di chiusura settimanale prefissato.
La proposta di prevedere anche aperture serali è una pratica che sta riscuotendo un crescente apprezzamento da parte del pubblico e sono soprattutto i musei scientifici, tra cui i tre musei genovesi, entrambi i musei di Milano, il Museo Civico di Scienze Naturali «Enrico Caffi» di Bergamo, il Giardino Zoologico di Pistoia e Città della Scienza a Napoli, ma anche di siti archeologici a cogliere questa iniziativa.
Per quanto riguarda la modalità di accesso, solo il «Caffi» di Bergamo è gratuito, insieme al Museo del Risorgimento di Roma.
Nei primi mesi del 2009 segnali positivi arrivano sempre dai musei naturalistici: l’Acquario di Genova, che nel 2008 perdeva il 10,4%, nei primi mesi del 2009 è stabile. Aumentano invece le presenze al Bioparco di Roma: 10% di visitatori in più, circa 25.000 persone, insieme a uno dei «must» museali, la Galleria degli Uffizi di Firenze.
Importante è anche la disponibilità di spazio espositivo. Questo condiziona il numero di visitatori giornalieri e la possibilità di ospitare mostre complementari alla mostra permanente, proprio perché la maggior parte dei musei italiani sono ospitati in palazzi storici e quindi spesso faticano a confrontarsi con le sedi museali straniere.
Infatti in Italia le mostre temporanee vengono organizzate in sede appositamente adibite per la determinata tipologia espositiva. Dei 30 musei in esame solo 14, di cui 6 artistici, 5 scientifici e 3 archeologici, hanno allestito esposizioni temporanee nei propri spazi.
- Dossier Musei 2009
(Fonte Touring Club Italia)