In cantiere la Rainbow Warrior III
Firmato il contratto
Firmato il contratto
Il direttore esecutivo di Greenpeace international, Gerd Leipold, ha appena firmato il contratto con il cantiere navale Fassmer per la costruzione della Rainbow Warrior III. Il veliero, che sarà pronto nel 2011 in occasione del 40esimo anniversario di Greenpeace, sarà caratterizzato dalle più recenti tecnologie verdi, che lo rendono ideale da utilizzare per la campagna Clima di Greenpeace contro il riscaldamento globale.
È la prima volta nella sua storia che Greenpeace decide di commissionare la costruzione di una nave d’altura invece di rimetterne a nuovo una vecchia. L’organizzazione sostiene che anche in questi tempi di difficoltà finanziarie, la tutela dell’ambiente deve rimanere la maggiore priorità della comunità internazionale.
«Greenpeace sta chiedendo ai politici e anche alla gente comune di stabilire regole e fare investimenti basati sulle emergenze ambientali. Proprio come è la cosa giusta per loro, è la cosa giusta anche per Greenpeace. Oggi non possiamo compromettere il futuro delle nuove generazioni», spiega Leipold.
La Rainbow Warrior III navigherà utilizzando l’energia del vento al posto dei combustibili fossili e, in caso di condizioni atmosferiche avverse, userà un motore ibrido a diesel e propulsione elettrica. Armatura "A" dell’albero, posizionamento delle vele e forma dello scafo sono stati progettati per ottimizzare l’efficienza della nave e ridurre al minimo i consumi. Il calore prodotto dai generatori sarà riutilizzato per il riscaldamento dell’acqua a bordo e per il preriscaldamento del motore.
«La Rainbow Warrior II è stata una nave eccezionale, che ha ottenuto risultati da record per la difesa del clima ma, anche i più grandi guerrieri si meritano un giusto riposo», afferma Leipold Direttore delle Campagne di Greenpeace international alla cerimonia per la firma del contratto con i costruttori.
«La Rainbow Warrior è il simbolo di Greenpeace nella difesa del pianeta ed è un’icona di speranza mondiale. Non solo è per Greenpeace una piattaforma per combattere gli abusi ambientali nel mondo, ma rappresenta per la gente una fonte d’ispirazione a entrare in azione. Mai come ora il mondo ha bisogno della speranza che la Rainbow può dare», conclude Leipold.
La prima Rainbow Warrior fu affondata nel porto di Auckland dal governo francese il 10 luglio 1985, mentre si preparava a protestare contro i test nucleari francesi a Mururoa.
(Fonte Greenpeace)