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Nell’Alta Murgia azioni per salvare la biodiversità

5 luglio 2009 0 commenti

Il Progetto Grastepp

Il Progetto Grastepp

L’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia, unitamente al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, all’Ente Parco Regionale «Terre delle Gravine», al Comune di Gravina in Puglia ed all’Università di Bari Museo Orto Botanico, ha varato il Progetto Grastepp, atto alla tutela ed alla conservazione delle biodiversità presenti all’interno di due aree protette della Regione Puglia, in particolare: il Parco dell’Alta Murgia e il Sito della ReteNatura 2000 Sic/Zps «Murgia Alta» e il Parco Regionale della terra delle Gravine e del Sito della Rete Natura2000 Sic/Zps «Area delle Gravine».
L’incremento e la salvaguardia di queste biodiversità sono lo scopo principale di questo progetto, azioni mirate alla difesa e moltiplicazione di alcune specie di rapaci (tra i quali, citando solo i due di maggiore importanza: il Falco Biarmicus feldeggied il Neophron percnopterus meglio conosciuti come Falco Lanario e Capovaccaio) ed alla conservazione e diffusione di entità vegetali tipiche, minacciate di estinzione.
Al fine del raggiungimento di tali obiettivi, il progetto prevede rapporti sinergici con soggetti scientifici come L’Università di Bari Museo Orto Botanico che in collaborazione con il Vivaio Comune di Gravina si occuperanno della moltiplicazione e del reinserimento nel proprio habitat delle specie vegetali a rischio. Inoltre è prevista la realizzazione di un centro di riproduzione presso l’Osservatorio Faunistico della Regione Puglia di Bitetto.
A questo verrà aggiunta una forte campagna d’informazione e sensibilizzazione, al fine di divulgare l’importanza e la priorità di questa tipologia di intervento, dal quale non si può prescindere se non si vorrà ulteriormente pregiudicare il già fragile equilibrio delle zone individuate come meritevoli di tutela.
Il vicepresidente Michele Di Lorenzo, che ha sottoscritto il protocollo d’intesa per il Parco nazionale, ha sottolineato che le alte competenze scientifiche messe a disposizione dagli enti che collaborano al progetto fanno sperare in un successo dell’iniziativa.
«Si tratta di un innovativo progetto ambientale che mira a tutelare la fauna selvatica, reinserendola in un habitat naturale protetto. È proprio grazie all’esistenza delle aree protette ed alla assenza dell’attività venatoria che questo progetto può avere serie possibilità di successo. Ristabilire l’equilibrio naturale tra predatori e prede, all’interno di una catena alimentare non condizionata direttamente dall’azione dell’uomo, resta uno dei principali obiettivi del Parco Nazionale dell’Alta Murgia».

(Fonte Parco Nazionale Alta Murgia)