«La Basilicata pronta alla sfida ambientale»
Primo rapporto sul sistema ecologico regionale
Primo rapporto sul sistema ecologico regionale
«In una regione straordinariamente ricca di risorse naturali in cui sono presenti, al tempo stesso, elevati rischi di compromissione e di squilibri, è necessario disporre di strumenti in grado di coniugare il governo e la tutela del paesaggio: con il Piano paesistico regionale la Basilicata potrà definire gli obiettivi strategici della propria politica territoriale». Lo ha affermato il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, concludendo i lavori della presentazione del primo rapporto sul sistema ecologico regionale.
All’incontro, che si è svolto questa mattina a Montescaglioso presso l’abbazia Sant’Angelo, erano presenti, tra gli altri, l’assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna, Livio Zanichelli, il presidente dell’Ente parco del Pollino, Domenico Pappaterra, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il presidente di Federparchi Basilicata, Rocco Rivelli, ed il presidente dell’Ente parco delle chiese rupestri, Roberto Cifarelli. Numerosi i sindaci e gli amministratori presenti, oltre ad esperti del settore, rappresentanti del volontariato e guide turistiche.
«Il Piano paesistico - ha detto Santochirico dovrà assumere la tutela e la valorizzazione del paesaggio come caratteri prioritari delle politiche sociali ed economiche e dovrà svolgersi nell’ottica della partecipazione e della sinergia, estendendo il processo di salvaguardia attiva a tutto il territorio lucano». Nel corso dell’incontro si è parlato anche delle politiche messe in atto dal Governo nazionale, «nei confronti delle quali le Regioni devono spesso esercitare un’azione di contrasto, nonché di supplenza al fine di salvaguardare i territori».
L’accento è stato posto anche sulla necessità di una maggiore sinergia e di un coordinamento delle competenze e delle conoscenze, a vari livelli, per dare corso ad una nuova governance del sistema delle aree a valenza ambientale e paesistica. «Per le Regioni del Mezzogiorno, in particolar modo - ha evidenziato Santochirico - si rende necessaria una iniziativa comune in grado di rilanciare la questione ambientale, di porla concretamente come tema prioritario dell’agenda politica nazionale».
Annunciato, infine, un appuntamento da tenersi in autunno per avviare la riforma della legge regionale sui parchi e le aree protette.
In Basilicata la Rete ecologica rappresenta oltre un terzo del territorio regionale. Si tratta di una strategia di tutela della diversità biologica e del paesaggio basata sul collegamento di aree di rilevante interesse ambientale e paesistico in una rete continua di elementi naturali. Dunque, un’integrazione del modello di tutela concentrato esclusivamente sulla creazione di aree protette, che ha portato a confinare la conservazione della natura in «isole», spesso circondate da attività intensive.
La creazione delle Reti ecologiche, affermatesi in Europa negli ultimi dieci anni, è diventata centrale per l’attuazione delle politiche ambientali, ed ha introdotto una visione della conservazione naturale dentro un rapporto nuovo e dinamico della funzione degli ecosistemi.
(Fonte Regione Basilicata)