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Turismo sostenibile anche con «Il sentiero della bonifica»

14 luglio 2009 0 commenti

In Toscana

In Toscana

Arezzo, Siena, bici e Trenitalia: un’associazione inedita per la promozione culturale e turistica del territorio toscano. Dal 12 maggio scorso due carrozze in servizio sulle linee ferroviarie Firenze - Arezzo - Roma e Pisa Centrale - Pisa Aeroporto, promuovono il percorso ciclo-pedonale «Il Sentiero della Bonifica» tra Arezzo e Chiusi Scalo.

Due carrozze regionali in servizio sulle linee ferroviarie Firenze - Arezzo - Roma e Pisa Centrale - Pisa Aeroporto, si sono rifatte il look per promuovere il Sentiero della Bonifica, un percorso museale che si snoda da Arezzo a Chiusi Scalo, lungo la strada che veniva utilizzata per la manutenzione del Canale Maestro della Chiana e del sistema delle chiuse di epoca granducale.
Per la promozione dell’iniziativa, a cura delle Province di Arezzo e Siena e loro Aziende Provinciali per il Turismo, in collaborazione con la Regione Toscana e la Direzione Regionale Toscana di Trenitalia, oltre ai consueti canali e strumenti di comunicazione, si è pensato di utilizzare due carrozze regionali dedicate, veri e propri "manifesti" itineranti che viaggeranno per sei mesi in parallelo all’itinerario del Sentiero, circa 60 chilometri, tra Arezzo a Chiusi.
Il Sentiero della Bonifica può essere interamente e facilmente percorso a piedi o in bicicletta. L’antica strada utilizzata per le manutenzioni costituisce infatti un tracciato naturale privo di dislivelli significativi, particolarmente adatto anche ad un turismo sportivo familiare.

Fare del Sentiero della Bonifica, inaugurato da poche settimane, un percorso museale all’aperto per la valorizzazione del territorio è stata un’idea della Provincia di Arezzo. Nel corso degli anni la manutenzione del sistema ha consentito approfondimenti e studi sull’intero sistema di bonifica, che ancora oggi garantisce il regolare deflusso delle acque in Valdichiana. Questo lavoro, unito alla passione di alcuni operatori del settore, ha dato forma all’idea di un progetto sistematico per la valorizzazione e la conoscenza del sistema idraulico, degli uomini che l’hanno voluto e pensato, della storia che l’ha attraversato.
L’itinerario del Sentiero è infatti denso di contenuti storici e paesaggistici. Per il viaggiatore attento non rappresenta solo un felice esempio di come l’ingegno umano può felicemente interagire con la natura, ma anche un’occasione per cogliere il senso della storia e del tempo.
L’opera di risanamento della Val di Chiana, iniziata per volontà dei Medici e completata dagli Asburgo Lorena, Granduchi di Toscana, è il frutto di un lavoro secolare al quale hanno lavorato alcuni tra i migliori architetti, ingegneri, matematici, cartografi, agronomi che la storia ricordi: da Leonardo da Vinci all’aretino Vittorio Fossombroni. A questo lavoro si deve la restituzione di una valle dalle radici etrusche estesa per 185 km di cui 80 sottratti all’acqua e difesi da 630 km di arginature.
Il Sentiero della Bonifica è un vero e proprio museo all’aperto proprio per l’alto grado di antropizzazione del territorio. Lungo gli argini del Canale Maestro della Chiana si possono ammirare quelle antiche opere idrauliche (canali, botti, colmate, arginature, serre chiaviche, ponti, immissioni, ecc.) che hanno reso il territorio della Valdichiana uno dei più fertili della Toscana. Le antiche case di terra, le abitazioni rurali e le tipiche «leopoldine» che lo hanno reso tra i più belli. Un esempio della perfetta armonia tra natura e lavoro dell’uomo che caratterizza la nostra regione.
Oltre gli aspetti storici e paesaggistici, la pista ciclabile che attraversa la valle del Canale della Chiana, ha una forte caratterizzazione turistica. Lungo il percorso si possono incontrare cantine, frantoi, laboratori artigianali che di solito restano fuori dalle rotte tradizionali del turismo. Brevi deviazioni dal percorso principale permettono di visitare città d’arte come Montepulciano, Chiusi, Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, ecc.
Per percorsi parziali il treno può essere utilizzato in partenza o in arrivo nelle stazioni di Arezzo, Camucia (Cortona, Castiglion Fiorentino e Chiusi) Chianciano Terme.

(Fonte Arpat, Debora Badii)