I 100 giorni ambientalisti di Obama
Da poco passati i primi 100 giorni di presidenza di Obama, traguardo visto sempre come bilancio, della serie “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Dal “nostro” punto di vista Obama ha cominciato decisamente bene. Abbiamo visto di recente le sue idee per il cosiddetto Green New Deal e le mosse per uscire in modo verde dalla crisi mondiale. Il sito americano The Daily Green afferma di non aver faticato a contare quasi 100 azioni intraprese in questa direzione in soli 100 giorni, alcune molto impattanti per la vita del cittadino americano. Vediamone alcune:
1- sgravi fiscali per azioni di efficienza energetica in casa, si possono dedurre dalle tasse azioni per l’isolamento termico della casa, per l’installazione di pannelli solari, o sistemi di riscaldamento /raffreddamento geotermico, eccetera;
2 - sgravi fiscali per l’acquisto di auto ecologiche, ibride in particolare, e per veicoli leggeri e scooter elettrici. si parla di incentivi che vanno dai 7500 dollari per le auto a 2500 per gli scooter
3 - incentivi per la climatizzazione delle case di persone a basso reddito, circa 6500 dollari a casa, per azioni meno costose di quelle al punto 1 ma che comunque possano aiutare ceti meno abbienti a risparmiare sulla bolletta (basta ad esempio un buon isolamento termico, come già detto)
4 - l’orto biologico alla Casa Bianca coltivato da Michelle Obama. Niente di rivoluzionario in sè (se non il vedere la First Lady inzaccherarsi di fango), ma dare il buon esempio sull’importanza di mangiare sano e scegliere prodotti biologici in un paese che vive di hamburger è decisamente da non sottovalutare
5 - riconoscere che le emissioni di gas serra sono pericolose. Dopo anni in cui gli americani, Al Gore a parte, si sono sentiti dire dal proprio governo che il clima non cambiava per colpa nostra o che comunque non era una questione per cui sacrificare il modello di vita americano basato molto sul consumo di benzina, ecco un presidente che dice il contrario. E che pone le basi per una normativa sulle riduzioni di CO2 da parte di auto e impianti di produzione energetica, oltre a cominciare a far vedere il suo paese che discute e prende impegni sul tema anche a livello internazionale.
6 - riduzione all’esposizione di sostanze tossiche: provvedimenti quali l’inizio di test su alcuni pesticidi, sull’emissioni di mercurio dalle fornaci, e la restrizione dell’uso di varie altre sostanze tossiche
7 - una proposta di legge per estendere le aree protette americane di altri 2 milioni di acri. Finanziamenti vari per il potenziamento di parchi nazionali e locali in giro per il paese.
Io mi fermo qui, ma la lista continua ancora a lungo, tra incentivi al trasporto pubblico su rotaia, alla ricerca scientifica e quelli alle fonti energetiche rinnovabili.
Via | The Daily Green
Foto | Steve Rhodes