Home » Franco Vivona »

Studiare le montagne per misurare la salute del Pianeta Terra

4 giugno 2009 0 commenti

La salute del nostro Pianeta si rispecchia anche nelle condizioni ambientali delle montagne, bacini preziosi in termini di risorse naturali; le rilevazioni scientifiche effettuate sulla catena himalayana, in paesi quali Nepal, Pakistan, ma anche in Africa e nel prossimo futuro anche in Sud America, nell’ambito del progetto di monitoraggio Share, rappresentano un’importante strumento di conoscenza degli effetti del cambiamento climatico in atto.
Sull’Everest, come è noto, è stata installata la stazione meteorologica più alta al mondo, a quota 8000 metri, che fornisce indicazioni sui cambiamenti dell’ecosistema montano. Anche a Milano si potrà scoprire cosa accade sul tetto del mondo, grazie ad un video realizzato dal Comitato EvK2Cnr e proiettato sul maxischermo in Piazza del Duomo.
Ma il progetto Share non si limita ad azioni di monitoraggio e di raccolta dati: legate a questa attività principale, infatti, sono state sviluppate molte azioni complementari che prevedono, da un lato lo sviluppo di sistemi tecnologici innovativi, nel campo del monitoraggio climatico ed ambientale; è stato appena testato un sofisticato sistema tecnologico denominato Nano-Share: questo innovativo sistema permetterà di eseguire misurazioni in siti nei quali la realizzazione di un laboratorio attrezzato risulterebbe difficoltosa o costosa, utilizzando fonti energetiche rinnovabili e con un basso impatto ambientale; una seconda attività correlata è la creazione di un sistema informativo climatico ambientale integrato sulla montagna; questa iniziativa permetterà la raccolta delle informazioni in modo sinergico, organizzando una base-dati multidisciplinare armonica, fruibile da tutta la comunità scientifica internazionale. Questi alcuni dei temi, degli argomenti che sono stati presentati, trattati ed ampiamente discussi in occasione di una importante conferenza internazionale sulla montagna, che si è tenuta a Milano negli ultimi giorni di maggio; la conferenza è stata organizzata dal Comitato EvK2Cnr, dal Comune di Milano, dal CNR, dal Comitato per l’Expo 2015 e da molti altri Enti e istituti nazionali ed internazionali.

Franco Vivona