Raccogliere i rifiuti tecnologici per salvare l’ambiente
E’ sempre molto utile approfondire alcuni argomenti nel settore della salvaguardia dell’ambiente, che spesso sono oggetto di studio raffinato da parte del mondo della ricerca e della tecnologia, ma che non risultano di conoscenza diffusa e capillare da parte della maggior parte dei cittadini! In questa nota, in particolare, vediamo come sia possibile raccogliere rifiuti tecnologici per salvare l’ambiente e per recuperare materiale prezioso (fonte Remedia). Quando si parla di oggetti tecnologici, si pensa subito a computer e telefonini, mentre vengono trascurate le innumerevoli apparecchiature che abbondano nelle nostre case, dai giocattoli agli elettrodomestici grandi e piccoli, dagli apparecchi medici a quelli per la illuminazione ed il tempo libero. I dati ufficiali ci mostrano che ogni anno, in Italia, vengono acquistati oltre 2 milioni di frigoriferi e di televisori, 500 mila climatizzatori, e circa 20 milioni di telefonini, per un totale di ben 850 mila tonnellate di rifiuti tecnologici, relativi al solo anno 2008! Quando il cittadino decide di disfarsi di uno di questi oggetti, aderendo agli inviti che periodicamente vengono diffusi dalle radio-televisioni nazionali, l’oggetto stesso diventa un “RAEE”, ovvero un “Rifiuto di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”, rifiuti che, a livello mondiale, crescono del 5 per cento all’anno, con un tasso tre volte superiore ai rifiuti normali! I RAEE devono essere raccolti e trattati con la massima sicurezza, in quanto possono racchiudere sostanze e componenti pericolose: i televisori a tubo catodico, per esempio, contengono polveri fluorescenti, sostanze pericolose per la salute dell’uomo, dell’ambiente e dell’ozono,e che quindi devono essere smaltite in maniera adeguata. Un segnale positivo, in questi ultimi anni, si riferisce al grande impegno di consorzi nazionali multi-settore per la gestione eco-sostenibile dei rifiuti tecnologici; vengono organizzati sistemi integrati per la raccolta ed il trattamento dei RAEE, dalle “isole ecologiche comunali” agli impianti presso i quali i prodotti vengono trattati nel rispetto di rigidi criteri di sicurezza e tutela ambientale, e vengono trasformati in materiali da reintrodurre nei processi produttivi. Infatti, dal televisore si recupera fino al 96 per cento di materiali che possono essere riutilizzati: tra le principali frazioni ricavate si ottengono un 3 per cento di rame, un 12 per cento di ferro, un 16 per cento di plastica, un 48 per cento di vetro e uno 0,4 per cento di alluminio. Inoltre, una tonnellata di telefoni cellulari contiene mediamente 110 kg di rame, 60 kg di ferro, 15 kg di nichel e 4 kg di altri metalli preziosi recuperabili! Per concludere, nell’anno 2008, in Italia, sono state raccolte circa 118.000 tonnellate di RAEE, che tuttavia rappresentano, ad oggi, soltanto il 14 per cento dei rifiuti tecnologici prodotti nel nostro Paese. E’ evidente che, proseguire lungo questo percorso virtuoso, non può che far del bene al nostro ambiente, alla nostra salute, al nostro Paese !
Franco Vivona