Energia e Ambiente 2008: il rapporto ENEA
Presso la sede romana dell’ENEA, in via Giulio Romano 41, martedì 28 luglio a partire dalle ore 9, un appuntamento molto importante in tema di ambiente ed energia, con la presentazione del Rapporto ENEA 2008. Molto qualificata la lista dei presenti e dei relatori: Luigi Paganetto (Presidente ENEA), Carlo Manna (Coordinatore Ufficio Studi ENEA), Corrado Clini (Direttore Generale Ministero Ambiente), Angelo Alessandri, Paolo Buzzetti, Alessandro Clerici, Fulvio Conti, Paolo Landi, Giandomenico Magliano, Alessandro Ortis, Guido Possa, Ermete Realacci, Federico Vecchioni, Giuseppe Pizza e Stefano Saglia. Le questioni dell’energia e dell’ambiente, unite a quelle dei cambiamenti climatici, hanno acquisito nuovi caratteri ed ulteriore rilievo nel quadro della attuale crisi economica. La constatazione che la depressione dell’attività economica rende meno stringenti i vincoli legati all’uso delle risorse energetiche e al loro impatto ambientale, si accompagna infatti agli interrogativi sulle azioni più opportune che dovrebbero essere intraprese per mitigare gli effetti della crisi ed avviare un percorso adeguato per il superamento della stessa. Le tecnologie dell’energia si configurano quindi oggi come un fondamentale punto di riferimento per un mondo nel quale l’innovazione assume un ruolo sempre più rilevante per la creazione di benessere (fonte ENEA). La sostenibilità dello sviluppo rappresenta un tema che associa all’esigenza della salvaguardia del Pianeta, quella della crescita; il cambiamento tecnologico è il tramite attraverso il quale si possono contenere le emissioni di CO2 ed allo stesso tempo spingere con la forza necessaria verso una maggiore efficienza energetica. L’efficienza negli usi finali dell’energia, sia nel residenziale che nei trasporti e nell’industria, è altrettanto importante di un buon mix energetico; occorre senza dubbio diminuire la nostra dipendenza dall’estero, differenziare le fonti attraverso il nucleare e le rinnovabili, ed aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti. Per tutto ciò il mix delle fonti è certamente decisivo: per diminuire i costi, introdurre innovazione, abbassare i consumi e dunque anche le emissioni, l’efficienza energetica rappresenta lo strumento decisamente più importante. Di grande importanza è poi la possibilità di dare forma ed attuazione concreta ad una uscita dalla crisi economica attraverso una sorta di “green new deal”, un approccio complesso sul quale il dibattito è aperto e molto attuale. In definitiva, si può affermare che è la risposta che la tecnologia può offrire alla correzione dei maggiori squilibri del sistema energetico a rappresentare (assicurando il minor impatto ambientale) il termine ultimo di riferimento per le azioni da intraprendere, e a rendere decisivo il modo in cui il percorso di sviluppo e diffusione delle tecnologie energetiche deve essere impostato ed avviato.
Franco Vivona