Home » Franco Vivona » Edilizia, energia »

Edilizia ecocompatibile

17 agosto 2009 0 commenti

Appare utile ed opportuno tornare a parlare della importanza della efficienza energetica nella costruzione degli edifici pubblici e privati: infatti, oltre un terzo della quantità totale della energia globale è consumata dagli involucri edilizi: per realizzarli serve circa il 35 per cento del materiale ed essi emettono circa il 40 per cento della anidride carbonica totale. Il nostro Paese si trova attualmente al penultimo posto, tra i Paesi occidentali, per quanto riguarda lo spessore degli involucri in base ai gradi giorno; ciò in quanto la maggior parte della energia utilizzata per riscaldarli viene dispersa! In Italia, la storia legislativa in questo campo inizia nel 1991 con la Legge 10/91 e prosegue con i Decreti Legislativi 192/05 e 311/06; e finalmente, dal mese di luglio 2009 sussiste l’obbligo di redigere il certificato del fabbisogno energetico dell’edificio in caso di vendita, e sono previsti anche dei contributi per coloro che costruiscono edifici ad alto risparmio energetico, così come sono previste delle sanzioni per coloro che non ottemperano agli obblighi di legge in materia. In verità, in precedenza il problema era che queste norme legislative in Italia erano diverse da regione a regione: ma il lavoro portato avanti presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ha consentito di realizzare una legge sul sistema casa-qualità, che prevede la istituzione di un marchio “casa-qualità”, con una classificazione in quattro categorie (dalla A alla D) ed in serie-qualità (da 1 a 4), allo scopo di ottenere la qualifica di “casa ecocompatibile”. Sulla base della classificazione e della serie qualità sono ovviamente  previsti degli sgravi fiscali. Questo certificato energetico ha la durata di dieci anni, ma può essere aggiornato tutte le volte che si interviene  per migliorare gli impianti energetici o l’isolamento di almeno un quarto delle superfici esterne. Questo certificato energetico è indispensabile anche per le abitazioni nuove, per le ristrutturazioni complete e, come detto, per le richieste di sgravi fiscali o di finanziamenti pubblici per modifiche della casa. Come si può intuire, si tratta di una norma utile, molto utile, che del resto era stata già approvata in sede di Unione Europea fin dal 2002!  I principali settori di intervento, per la edilizia ecocompatibile, riguardano i muri perimetrali, il pavimento, il tetto e le finestre, ed è bene considerare che, in una casa energeticamente efficiente, in un anno si vengono a risparmiare ben 20 euro per metro quadro.  Non c’è dubbio, quindi, che il futuro nel campo della edilizia non possa che essere ecocompatibile!

Franco Vivona