Fonti rinnovabili ed efficienza energetica
Continua con grande efficacia l’impegno della Regione Lazio nel campo delle energie rinnovabili e della efficienza energetica: altri 50 Mw saranno resi disponibili entro pochi mesi e si parla di circa diecimila addetti al settore entro il 2010! In particolare viene sottolineato il grande, crescente interesse all’argomento delle energie alternative da parte delle piccole e medie imprese del Lazio in particolare, ma di tutto il nostro Paese in generale; questo in quanto la new economy passa necessariamente per le tematiche ambientali, e perchè sono coinvolti due fattori estremamente importanti, quali i profitti e la occupazione, che consentono alle piccole e medie imprese di riprendere fiato in questo momento di grave crisi generale. Non è banale riflettere sul fatto che, mentre il nucleare è accessibile soltanto per un numero ridotto di grandi multinazionali mondiali, invece le energie rinnovabili possono costituire il vero business per le PMI. Ed in questo campo la Regione Lazio non si occupa soltanto della politica della incentivazione, ma anche della ricerca scientifica e tecnologica e della formazione del personale e dei tecnici, affinchè, una volta terminata la fase di incentivazione, il mercato possa continuare a crescere. Lo scopo finale è quello di fare in modo che il Lazio diventi una regione esportatrice di energia, creando una filiera virtuosa in modo che ci siano benefici sia per l’ambiente che per le imprese, piccole e medie. Quindi il punto centrale di queste iniziative è costituito dalla spinta a coniugare le energie rinnovabili (ovvero uno dei cardini della azione politica ed amministrativa della Regione Lazio – Assessorato all’Ambiente) con la realtà delle piccole e medie imprese, al fine di consolidare un tessuto sempre più forte e valido, attraverso la creazione, da una parte dei profitti e dall’altra di nuova occupazione. Per ottenere gli incentivi statali occorre essere allacciati alla rete entro il dicembre 2010, data nella quale saranno messi a disposizione diecimila nuovi posti di lavoro; poichè la Regione Lazio da sempre si è posta all’avanguardia nel campo delle rinnovabili, si rende necessaria una azione politica e diplomatica affinchè la scadenza degli incentivi venga adeguatamente prorogata, per evitare che tutti gli sforzi di questi recenti anni vengano vanificati; questo in quanto la Regione dipende in buona parte dagli incentivi statali, e quindi, senza un opportuno ed adeguato coinvolgimento concreto del governo nazionale, il Lazio non sarebbe in grado di svolgere in maniera adeguata la propria azione. Per concludere, se i fondi destinati alle problematiche energetiche saranno prorogati, sicuramente potranno essere realizzati investimenti ancora più significativi, raggiungendo i migliori risultati possibili nell’ambito di una stimolante sinergia tra organi centrali, enti periferici, piccole e medie industrie.
Franco Vivona