Studio della variabilità climatica
Proseguiamo nella lettura delle Relazione COPIT per i Parlamentari Italiani nell’ambito dei lavori del Gruppo Ricerca Energia ed Ambiente, di cui si è già parlato nella precedente puntata di questa nota; in questa occasione il tema è lo Studio della variabilità climatica su scala paleoclimatica: la ricerca mira a ricostruire l’evoluzione del clima a livello globale e nell’area mediterranea; per questo è necessaria la implementazione di grandi progetti nazionali, fortemente integrati a livello internazionale, finalizzati allo studio della variabilità climatica su scale paleoclimatiche. In particolare si propongono attività di ricerca in tre settori ad elevata priorità: studi e ricerche geologico-stratigrafiche sperimentali sulla evoluzione del clima Mediterraneo, sulla evoluzione nel lungo periodo della concentrazione dei gas ad effetto serra, dell’ozono totale, della radiazione ultravioletta spettrale, di parametri meteo-climatici e delle proprietà degli aerosol, sul ciclo dello zolfo e dell’acqua e del loro ruolo nei processi fisici, chimici e radiativi; studi e ricerche per la caratterizzazione della variabilità climatica in Antartide; la progettazione e la realizzazione di strumentazione miniaturizzata per campagne di misura per ricerche meteo-climatiche.
Modellistica climatica: componente essenziale nello studio e nelle ricerche sul clima, è lo sviluppo di una modellistica climatica per studiare i processi fisici che determinano la variabilità climatica naturale a scala globale e regionale, sia mediante simulazioni numeriche, sia applicando tecniche avanzate di analisi statistica alle serie storiche di dati disponibili. A tale scopo è opportuno: sviluppare ulteriormente i modelli numerici esistenti per lo studio dei processi fisici, chimici, radiativi e biologici fondamentali per lo studio del clima globale, ed in particolare per l’area mediterranea; studiare i processi fisici del Mediterraneo con studi modellistici e teorici per la comprensione di processi fisici di base della circolazione generale, processi di mescolamento e diffusione, studio di influenze geometriche e topografiche, simulazioni della circolazione del Mar Mediterraneo; implementare le banche dati contenenti i dati del monitoraggio delle caratteristiche fisiche e chimiche del Mediterraneo. Nella prossima nota ci interesseremo di Ambiente marino e di Rischio sismico.
Franco Vivona