Inquinamento atmosferico a Roma
Torniamo a parlare di Roma, dopo le note sulle energie rinnovabili e sull’inquinamento acustico; questa volta l’attenzione è rivolta all’inquinamento atmosferico della Capitale che mostra un innegabile miglioramento nel biennio 2009-2010. I dati numerici vengono presentati ed illustrati con estrema precisione dall’Assessore all’Ambiente Fabio De Lillo: per quanto riguarda i dati di inizio 2010 la situazione generale si presenta del tutto in linea con quella registrata nel corso del 2009; dal 1 gennaio al 14 febbraio i superamenti della soglia critica di inquinamento sono stati 78 nel 2009 e 82 nel 2010, ovvero una differenza minima e priva di significato dal punto di vista scientifico. E’ importante invece rilevare che in tutto l’anno 2009 i superamenti siano stati 415 a fronte dei 784 dell’anno 2007, con una diminuzione quindi pari al 47 per cento. Anche per la questione “blocco del traffico” a Roma per i veicoli più inquinanti, i dati numerici appaiono molto significativi: nel 2009 si è ricorso per 27 volte allo stop, contro le 72 volte del 2007, con una netta diminuzione del 63 per cento. Perchè questi miglioramenti? A causa dei tanti interventi effettuati, quali il potenziamento del trasporto pubblico, la realizzazione di nuove linee della metro, la estensione del “car-sharing”, la attivazione ed il potenziamento del “bike-sharing”, il deciso rinnovo della flotta ATAC, la installazione di filtri che aspirano le polveri sottili sui moltissimi bus che attraversano la Capitale dall’alba alla notte, il lavaggio più frequente delle strade, l’acquisto di 968 nuovi mezzi dell’Ama a minor impatto ambientale, il netto ampliamento dei percorsi pedonalizzati, lo sviluppo e la incentivazione della mobilità di tipo elettrico grazie ad una nuova rete di ricarica e con la adozione della “ecososta”, il rinnovo del parco mezzi del Servizio Giardini, la sostituzione dei jumbo-bus a favore di altri mezzi a basso impatto ambientale, la approvazione del nuovo regolamento edilizio, ed infine lo stop ai veicoli con motore a 4 tempi “euro zero” all’interno della ZTL dell’Anello Ferroviario. Una ultima importante considerazione: nella Capitale la situazione è molto diversa da quella di altre metropoli che hanno fatto registrare più del doppio di giorni di sforamento del Pm10: infatti nel 2009 a Roma si sono registrati 67 giorni di superamento, a fronte dei 156 giorni di Napoli e dei 151 giorni di Torino. Bene, risultati incoraggianti e positivi : l’importante è andare avanti a Roma e nelle altre grandi città italiane lungo questa direzione!
Franco Vivona