Il Premio Galilei 2010
La cerimonia finale del Premio Galilei 2010, condotta da Patrizio Roversi, si è svolta nella sala pensile del Palazzo della Ragione di Padova, davanti ad una platea di oltre 500 giovani delle scuole medie superiori; infatti sono stati proprio gli studenti (oltre 700 appartenenti a 110 classi in tutta Italia) che hanno decretato il libro vincitore; sono loro che hanno letto e votato i 5 testi selezionati da una apposita commissione scientifica, presieduta quest’anno da Paolo Rossi, storico delle idee, tra gli oltre 80 volumi partecipanti nei settori della astronomia, matematica, genetica, biologia e statistica; cinque volumi che abbracciano idealmente gran parte del sapere scientifico attuale, reso accessibile al grande pubblico attraverso una adeguata forma divulgativa. Ha vinto il libro di Rino Rappuoli e Lisa Vozza, edito da Zanichelli, intitolato “I vaccini dell’era globale”. Interessante il commento da parte degli autori: “Pensiamo che il libro sia piaciuto tanto ai giovani in quanto si tratta di un volume che racconta una storia, quella dei vaccini, una storia molto vicina all’esperienza di molti di noi, e insieme fornisce molte informazioni scientifiche di grande utilità” . “Vaccini” si è imposto, in una vera e propria battaglia fino all’ultimo voto, sul secondo classificato “La guerra dei buchi neri”, scritto da Leonard Susskind. L’edizione 2009 del Premio Galilei andò ad un altro libro della raccolta Chiavi di lettura, “Energia per l’astronave Terra” di Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani. Tornando al libro Vaccini, c’è da dire che in esso viene trattato un tema di grande attualità e di estrema complessità: infatti lo strumento dei vaccini ha consentito in questi ultimi decenni di salvare centinaia di milioni di vite umane in tutto il mondo, ma, di recente, ha iniziato ad avere una immagine piuttosto negativa, soprattutto nei paesi occidentali. Concludono gli autori: “I vaccini hanno salvato più vite umane di qualsiasi altra medicina: ma nel nostro mondo sviluppato ha ancora senso vaccinare i bambini? Bisogna continuare a vaccinarli, perchè se sembra che le malattie infettive siano scomparse, è solo perchè continuiamo con i vaccini! Non si deve smettere e non si può e non si deve abbassare la guardia!”.
Franco Vivona