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Un patrimonio di conoscenze a disposizione del Paese !

28 luglio 2010 0 commenti

Proprio ieri ho letto un interessante e significativo comunicato stampa del CNR riguardante la raccolta di tutte le pubblicazioni a livello internazionale in ambito CNR, ovvero aventi per autori ricercatori e ricercatrici del CNR, e riguardanti studi, ricerche e conclusioni portate avanti a livello autartico oppure in stretta collaborazione europea ed internazionale in questi ultimi due anni nei settori di ricerca che vengono significativamente sintetizzati dai Dipartimenti nei quali il CNR ha voluto suddividere e classificare, in modo molto chiaro, moderno ed efficiente, le attività di ricerca dei propri ricercatori e dei propri Istituti di Ricerca distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un patrimonio immenso, di studi , di ricerche , di dati, di elaborazioni, di confronti internazionali, di documentazione storica ed attuale, che è ovviamente a disposizione di tutto il nostro Paese, dal Governo alle varie Amministrazioni Pubbliche, dagli Enti locali alle varie Istituzioni nazionali a carattere scientifico, tecnico, tecnologico ed amministrativo. La cosa importante è quella di prendere visione, di studiare e di valutare l’impatto e l’importanza che questi risultati pubblici, ottenuti con risorse finanziare altrettanto pubbliche, possano e debbano essere utilizzate senza indugio per far progredire il nostro Paese in un momento di crisi internazionale, ovvero nel momento più propizio per cercare di “seminare” per il futuro delle generazioni italiane. Si tratta di un patrimonio immenso che, a livello internazionale, trova ogni giorno riscontri più che positivi, sia dal punto di vista tecnico-scientifico che da quello manageriale! Molti nostri ricercatori, che magari in Italia non riescono ad ottenere soddisfazioni morali e materiali adeguate alla bontà ed alla validità dei risultati ottenuti e portati a conoscenza a livello scientifico internazionale, vedono riconosciuti il proprio valore e la propria leadership con autorevoli e prestigiosi incarichi internazionali negli innumerevoli gruppi di lavoro, consigli direttivi, commissioni di coordinamento dei quali fanno parte tutti i più importanti Paesi del mondo, rappresentati – in questi consessi – da rappresentanti ufficiali e da managers di ricerca, che riscuotono grande fiducia e credibilità da parte dei propri amministratori centrali. Ecco, in poche parole, quello che ancora manca fortemente nel nostro Paese, è la grande considerazione, la stima, la fiducia, la affidabilità e la credibilità dei nsotri ricercatori – e dei loro risultati scientifici – da parte dei dirigenti responsabili a livello nazionale, regionale e provinciale. Per quello che ho potuto notare personalmente, ed ho anche scritto in alcune note pubblicate in questa stessa rubrica, soltanto a livello locale la collaborazione tra mondo della ricerca e mondo politico e amministrativo sta raggiungendo faticosamente livelli sufficienti ed accettabili, conseguendo peraltro risultati eccellenti nelle applicazioni pratiche, per esempio, in campo ambientale, energetico e di tutela del territorio.E’ bene quindi andare avanti lungo questa direttrice, senza ulteriori indugi, perplessità o remore di alcun genere : coraggio !

Franco Vivona