Investimenti pubblici in Ricerca e Sviluppo nel settore Energetico
In questa nota proseguiamo il discorso iniziato in quella precedente a proposito degli investimenti e del mercato in Italia e all’Estero in campo energetico: uno degli aspetti importanti è quello di valutare la coerenza degli investimenti pubblici e privati in R&S con gli obiettivi di natura ambientale ed economica generalmente acquisiti ed accettati. E’ infatti fondamentale confrontare il ritorno di tali investimenti in termini di miglioramento delle performances delle tecnologie alternative ed integrative per produrre energia. La cosa molto interessante è che le analisi mettono in evidenza che la maggior parte delle tecnologie energetiche che utilizzano fonti rinnovabili presenta rendimenti maggiori (o molto maggiori) rispetto a quelle tecnologie che sfruttano combustibili fossili (nonostante questi ultimi siano ancora mediamente meno costosi rispetto a tutte le principali alternative rinnovabili – fonte ENEA Rapporto Energia e Ambiente). Nei settori dell’eolico e del geotermico, pur in presenza di minori investimenti rispetto al solare fotovoltaico e a concentrazione, sono stati pure conseguiti miglioramenti tecnici significativi, che avvicinano la loro” efficienza di costo” a quella delle tecnologie che sfruttano fonti fossili. Nel caso dell’Italia, si possono elaborare alcune valutazioni sul rapporto che si sta delineando tra investimento pubblico in ricerca energetica e dinamica di sviluppo delle nuove tecnologie energetiche: in linea generale si può affermare che il nostro Paese si colloca su posizioni non troppo distanti da quelle dei maggiori Paesi Europei per quanto riguarda la consistenza della spesa pubblica in ricerca energetica sul totale della spesa pubblica in tutta la Ricerca (anche se, negli ultimi anni, per la verità, si è notata una diminuzione di questa quota di spesa rispetto agli altri Paesi maggiormente impegnati nel settore delle tecnologie delle rinnovabili). Inoltre, si deve rilevare come, negli anni più recenti, si sia registrato un rilevante aumento nella spesa pubblica in ricerca energetica per le tecnologie basate sui combustibili fossili (combustione e stoccaggio della CO2), nonchè nel settore delle tecnologie per una maggiore efficienza energetica. Invece, nel caso delle rinnovabili, si è notata una certa flessione, anche se la composizione di tale spesa rispecchia la tendenza evidenziatasi in campo internazionale, nel settore della energia solare. Ovviamente, su queste considerazioni, torneremo in una delle prossime note!
Franco Vivona