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Tecnologie Solari e Architettura

12 novembre 2010 0 commenti

In questa rubrica abbiamo spesso evidenziato come la tendenza ad utilizzare le energie rinnovabili in molte della attività e delle iniziative contemporanee si sia molto accentuata in questi ultimi anni: un segno positivo che deve preludere ad ulteriori spinte in questa direzione, pur nella consapevolezza delle risorse economiche limitate, non solo nel nostro Paese, ma nella gran parte dei Paesi Occidentali. Una ulteriore dimostrazione di questa tendenza si è avuta recentemente presso il Museo MAXXI di Roma, che ha celebrato la premiazione dell’importante Premio Tecnologie Solari e Qualità del Progetto: l’integrazione fotovoltaica in architettura, con grande risalto e alla presenza di grandi personalità, di molti giornalisti e di tecnici esperti della materia. In particolare, hanno contribuito al successo della giornata i seguenti relatori: Pio Baldi, Presidente della Fondazione MAXXI, Mario Lolli Ghetti, Direttore generale del PaBAAC del Ministero per i Beni Culturali, Gerardo Montanino, Direttore operativo del GES Gestore per i Servizi Energetici, del Ministero del Tesoro, Cinzia Abbate, responsabile scientifico del Premio e architetto esperto del settore, Niccolò Aste, Presidente della Commissione del Premio e professore di fisica tecnica presso il Politecnico di Milano, tutti ben coordinati da Alessandra Vittorini, responsabile tecnico scientifico del Premio. Dopo la premiazione, sulla quale torneremo tra qualche riga, la interessante giornata è stata conclusa da una qualificata, interessante e vivace tavola rotonda, riguardante il bilancio e le prospettive future di queste importanti tendenze innovative, alla quale hanno partecipato Maria Grazia Bellisario, direttore del servizio Architettura e Arte Contemporanea del PaBAAC, Margherita Guccione, Direttore di MAXXI Architettura e lo stesso Gerardo Montanino, prima menzionato. Le conclusioni della tavola rotonda sono state del tutto postitive e pertanto si può legittimamente sperare che in un futuro molto prossimo queste tecnologie innovative possano rappresentare la regola, e non più l’eccezione, sia per il parco edilizio moderno e contemporaneo, sia per almeno una parte consistente del patrimonio edilizio più antico e più datato! Per concludere questa nota, riportiamo le schede dei tre premiati e dei sei menzionati: primo premio a Matteo Ruzza, per la struttura ricettiva di San Martino in Badia, Bolzano; secondo premio a Marco Biscontin, per una abitazione privata a Pordenone e terzo premio a Giovanni La Gioia, per una serie di uffici a Taranto; le se menzioni speciali sono andate ai progetti predisposti da Marco Ghezzi, Riccardo Cremilli, Klaus Fleischmann, Simone Bellini, Filippo Conte e Mirko Giro-Solon. Una giornata molto positiva, quindi, che merita di essere segnalata !

Franco Vivona