Festival delle Scienze a Roma : un grande successo !
Sesta edizione del Festival delle Scienze a Roma – Parco della Musica: un successo enorme e molto significativo, a partire dalle 18.000 presenze in soli quattro giorni! Sono stato presente per tutta la manifestazione ed ho osservato attentamente la tipologia di frequentatori e fruitori: ebbene, posso affermare che le presenze erano equamente distribuite tra giovani studenti desiderosi di apprendere, da esperti dei settori e dei temi trattati, da semplici spettatori, quelli dei concerti e degli eventi di Santa Cecilia e di Musica per Roma, italiani, stranieri, e così via: cioè tutti, proprio tutti quelli che avevano un qualche interesse ad intervenire sono stati presenti per uno o più giorni, di mattina , pomeriggio o sera, alle conferenze, alle mostre e agli spettacoli. Sicuramente il tema e il titolo di questa edizione 2011 erano molto azzeccati e magnetici: La Fine del Mondo. Istruzioni per l’uso. Tra profezie Maya e annunci di sventure, tra previsioni azzardate e reali calcoli dei rischi, che cosa può oggi dire la Scienza sulla fine del mondo e le sue modalità? Ebbene, le risposte sono state del tutto sorprendenti e sempre in bilico tra ottimismo e pessimismo. Possibili nemici naturali esterni: gli astrofisici hanno affermato che non sono previste esplosioni di stelle supernovae che potrebbero spazzare via la Terra, non saremo inghiottiti da un “buco nero”, ed è molto improbabile che qualche asteroide possa colpire il nostro Pianeta; quindi vita tranquilla fino a che il Sole ci assicurerà energia costante ed uniforme per ancora 5 miliardi di anni! Nemici naturali interni: eruzioni vulcaniche, terremoti, tsunami, fenomeni atmosferici violenti, nubifragi, alluvioni e inondazioni continueranno purtroppo ad affligerci in forme, tempi e modi poco prevedibili; ma è normale che sia così, perchè il nostro Pianeta è attivo, una fortuna per tutta l’umanità! Dovremmo però fare in modo che queste manifestazioni non risultino così catastrofiche in termini di vite umane e di danni: ciò però non dipende dalla natura, bensì dai comportamenti umani e dalle decisioni politiche. Il tema è quindi: le catastrofi sono davvero naturali o non sono piuttosto il segno della nostra mancanza di cura nei confronti del Pianeta che ci ospita? E quindi a questo punto si innestano le cause umane interne: ovvero l’insieme delle attività umane che possono mettere a repentaglio la sopravvivenza delle società umane culturalmente e tecnologicamente sviluppate come quelle dei tempi moderni; per esempio, entro la fine del 2011 sul nostro Pianeta saremo 7 miliardi di persone: si impone quindi la necessità di imparare a rendere equilibrata la crescita della popolazione nei vari Continenti. La specie umana, che è figlia di ripetute e catastrofiche estinzioni di massa avvenute nel lontano passato, sta diventando oggi un’agente di estinzione e di riduzione della ricchezza della vita. Si profila pertanto un problema etico e cognitivo: saremo in grado di prendere decisioni i cui eventuali effetti positivi si manifesteranno tra qualche generazione? Ebbene, il Festival ha mostrato come “la fine del mondo” stia più nelle nostre teste e nei nostri comportamenti, piuttosto che nella realtà imminente del Pianeta: gli scienziati lo hanno confermato con esposizioni di fatti e di calcoli di probabilità, con prudenti e razionali proiezioni sul futuro, ma anche con un po’ di immaginazione e di ironia! In conclusione, per quattro giorni il Parco della Musica è diventato un vero e proprio Parco della Scienza, offrendo a esperti, curiosi ed appassionati un programma di grande qualità. La settima edizione del Festival delle Scienze è già programmata dal 19 al 22 gennaio del 2012.
Franco Vivona