Home » Franco Vivona » energia »

Energie rinnovabili e posti di lavoro

4 febbraio 2011 0 commenti

Sicuramente è noto a molti il recente rapporto Energia e lavoro sostenibile, redatto dall’Osservatorio Energia e Innovazione, dell’Ires Cgil, presentato dalla associazione Bruno Trentin: in sostanza da questo rapporto si evince che nei prossimi 10 anni, in Italia,si potrebbero avere ben 150.000 nuovi posti di lavoro! Partiamo dalla situazione ad oggi: in Italia la occupazione attuale nei settori delle energie rinnovabili è pari a circa centomila unità; i settori più importanti risultano essere le biomasse con 25.000 dipendenti, l’eolico con circa 10.000 e il fotovoltaico con 5.700. Altri posti di lavoro, attualmente, concernono l’energia geotermica, il solare,  l’idrico e il mini-idrico, e altre forme minori di produzione di energia per un totale di circa altri 50.000 addetti. Guardando poi agli anni a venire, nella ipotesi del massimo sviluppo delle potenzialità, si arriva a prevedere una occupazione totale lorda pari a ben 250.000 unità, con netta prevalenza per i settori biomasse, eolico e fotovoltaico. Si tratta sicuramente di dati, studiati a fondo e quindi del tutto ragionevoli e realizzabili, che possono e devono  incoraggiare le amministrazioni centrali e locali a proseguire con grande impegno nella diffusione e nella espansione delle rinnovabili in tutti i settori energetici nazionali, anche per non perdere troppo terreno rispetto agli altri paesi europei,  che in questi ultimi anni si sono  impegnati con grande serietà in questi settori innovativi ed eco-compatibili. Un altro intereressante rapporto – questa volta di Eurispes – ci presenta poi i dati dei consumi di energia in Italia: al momento appare che oltre il 50 per cento della energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili viene utilizzata dal settore domestico e dai servizi; infatti i consumi di energia elettrica da fonti rinnovabili,  settore per settore, mostrano appunto questo 50 per cento per il settore domestico e per i servizi, mentre il 46 per cento viene utilizzato dal settore industriale, e un 10 per cento dal settore dei trasporti; un dato interessante è quello che si riferisce al carburante: solo il 2.3 per cento del carburante utilizzato per i trasporti deriva da fonti rinnovabili. Informazioni, dati e numeri che servono sicuramente per capire e per pianificare, e che necessariamente devono essere verificati ed aggiornati anno per anno…!

Franco Vivona