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Ricerca italiana e politiche per la montagna, in convegno CNR a Roma

8 febbraio 2011 0 commenti

Un convegno molto importante e qualificato si è svolto a Roma, presso la sede centrale del CNR nell’ aula Marconi, sul tema: la ricerca italiana a supporto delle politiche per la montagna. La giornata di studio e di lavoro è stata suddivisa da Giuseppe Cavarretta, direttore del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR, in quattro sezioni: i saluti delle autorità, tra le quali il Presidente del CNR, prof. Luciano Maiani, la tavola rotonda sul tema del convegno, e i due segmenti tecnici dedicati rispettivamente alla montagna come patrimonio, entità e risorsa e la ricerca per lo sviluppo del sistema montano. In generale il convegno ha voluto rivolgere un qualificato appello per l’avvio di un programma nazionale di ricerca per la montagna, in grado di favorire la ripresa e lo sviluppo dei territori montani, da anni trascurati e poco considerati. Hanno partecipato alla importante iniziativa rappresentanti delle varie istituzioni amministrative, politiche, parlamentari e scientifiche, nonchè ricercatori ed esperti, imprenditori, alpinisti ed escursionisti, provenienti da tutta Italia. Agostino Da Polenza, presidente del comitato Ev-K2-Cnr: ” La montagna contribuisce alla produzione del reddito nazionale per il 16,1 %, una cifra che è solo di poco inferiore alla quota della popolazione che vi risiede (18,5 %); si tratta quindi di una risorsa e di una opportunità da riconoscere e valorizzare nell’interesse del nostro Paese; quello montano è un territorio a forte vocazione agricola e turistica, ma nelle vallate insistono anche distretti produttivi ed industriali molto importanti per la economia nazionale; occorre pertanto creare le condizioni per prevenire il progressivo abbandono delle montagne a favore delle zone costiere e metropolitane, nelle quali, peraltro, la pressione antropica cresce in maniera preoccupante”. Per garantire un reale sviluppo delle aree montane, appare quindi necessario  l’avvio di un programma nazionale di ricerca per la montagna, che possa adeguatamente supportare le amministrazioni locali e nazionali ed i politici a tutti i livelli nella individuazione dei punti di forza e di debolezza, e quindi delle azioni  strategiche da intraprendere per valorizzare al meglio le terre di montagna, che costituiscono una vasta parte del territorio nazionale (sono queste le parole di Giuseppe Cavarretta, direttore del DTA del CNR); tutale ambientale e riduzione dei rischi, valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, della filiera forestale e della zootecnia, sviluppo del sistema agrituristico, potenziamento dei servizi pubblici, crescita demografica e del sistema scolastico, del turismo e degli sport della montagna, sono solo alcune delle tante priorità che possono assicurare uno sviluppo duraturo e sostenibile delle zone montane. Si tratta di scenari che, con il supporto della ricerca scientifica italiana, potranno determinare un adeguato ed auspicato rilancio di queste aree nell’interesse del sistema-Paese.

Franco Vivona