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Gli scienziati italiani per l’unità e per lo sviluppo dell’Italia

29 marzo 2011 0 commenti

Una giornata di grande festa e di importanti contenuti tecnici e morali quella del 29 marzo presso l’Aula Magna del CNR a Roma, in occasione della LXXI Riunione della SIPS Società Italiana per il Progresso delle Scienze, sul tema Gli scienziati italiani per l’unità e per lo sviluppo dell’Italia. In occasione della manifestazione sono stati conferiti i Premi Sapio per la ricerca scientifica italiana a giovani ricercatori che hanno effettuato studi e ricerche presso laboratori nazionali: Daniela Galimberti, di Cernusco sul Naviglio, su Percorso diagnostico nell’ambito della gestione integrata della malattia di Alzheimer e demenze correlate; Virna Marin, di Sesto San Giovanni, su Recettori chimerici e cellule CIK come nuovo strumento terapeutico per l’immunoterapia delle leucemie; Andrea Malizia, di Barga Lucca, Analisi della dispersione di polveri radioattive per la messa in sicurezza degli impianti a fusione nucleare (un tema di grandissima attualità, davvero!); Alessio Paiusco, Alessandro Leonida, Fabrizio Carini su Rigenerazione di osso alveolare mediante utilizzo di cellule staminali mesenchimali adulte; Bruno Murari, di Treviso, su Progettazione circuiti integrati lineari. Il tema del Convegno odierno nasce da alcune riflessioni del Consiglio di Presidenza della SIPS, che evidenza una forma di “damnatio memoriae” per quanto riguarda i gloriosi trascorsi scientifici dell’Italia, dalla quale discende l’attuale scarso riconoscimento del ruolo avuto dalla scienza nella costruzione dell’Italia Unita. Questa scarsa attenzione ha portato, da alcuni decenni, all’adozione di un modello di sviluppo senza ricerca, che è una delle cause, forse la principale, di un declino del “sistema-Italia”, che appare purtroppo molto evidente. L’auspicio è quindi quello che il Convegno rinnovi sì la memoria del ruolo ricoperto dagli scienziati italiani nel periodo preunitario, e successivamente nella costruzione delle strutture portanti dello Stato italiano, ma nel contempo contribuisca a determinare un indispensabile maggiore impegno per lo sviluppo culturale e tecnologico dell’Italia. I lavori sono stati aperti da Luciano Maiani, Presidente del CNR, e da Maurizio Cumo, Presidente della  SIPS, e sono proseguiti con le relazioni esposte brillantemente da Carlo Bernardini, Roberto Vacca e Waldimaro Fiorentino.

Franco Vivona