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Informazione e consapevolezza ambientale

2 giugno 2011 0 commenti

E’ vero, ogni giorno giungono notizie abbastanza negative, che ci fanno dubitare circa l’efficacia della informazione e della consapevolezza, da parte di tutti, delle esigenze e delle emergenze in campo ambientale, energetico e di sviluppo sostenibile; però è anche vero che, nella realtà in cui viviamo,  è  ormai maggioritario  il numero delle  persone che leggono e seguono con grande attenzione le vicende del nostro Pianeta!  Il 24 per cento in più di giorni estivi rispetto alla media climatologica, con un + 75 per cento di notti tropicali; il 45 per cento delle centraline di monitoraggio PM10 oltre il valore limite giornaliero, il 40 per cento dei 31mila ettari andati in fumo a causa degli incendi si è verificato in Sardegna, e così via: questi importanti ed interessanti dati,insieme a tutti gli altri,  contenuti nella edizione 2010 dell’Annuario dei dati ambientali, presentato recentemente da Ispra a Roma nella sede di via Curtatone, segnalano la grande vulnerabilità climatica del nostro Paese: il caldo mette a rischio le riserve nivo-glaciali alpine, e di conseguenza le riserve idriche; nei mari risalgono verso nord le specie di origine tropicale; la perdita di habitat e di biodiversità favorisce i vettori infettivi, e aumenta il rischio per la trasmissione e la diffusione di malattie batteriche, virali e parassitarie per l’uomo, gli animali e le colture; nell’aria, dal 1990 al 2009 sono stati emessi un po’ meno di zolfo, ossidi di azoto ed ammoniaca, ma restano purtroppo elevate le polveri nelle grandi città, nonchè l’ozono ed il biossido di azoto; sono certamente in calo (ma a causa della ben nota crisi industriale) i gas serra, ma si deve confermare che gli obiettivi del Protocollo di Kyoto appaiono piuttosto  lontani! Infine  aumentano i boschi e diminuiscono gli incendi, mentre si conferma grave la situazione delle frane, che minacciano ben 5.708 Comuni in Italia! Bene, non è stato difficile verificare che questo tipo di informazione sia arrivato tempestivamente ed efficacemente alla popolazione italiana in generale, e non soltanto negli ambienti ristretti ed eccellenti della ricerca scientifica e tecnologica nazionale: e questo è sicuramente un aspetto importante ed incoraggiante, che deve spingere tutti noi ad andare avanti, con ulteriori spinte e convinzioni,  nel campo della informazione energetico-ambientale! Un altro esempio? Tra il 2007 ed il 2010 è salita dal 24 per cento al 50 per cento la quota di italiani consapevoli della obbligatorietà della certificazione energetica, nei casi di vendita o acquisto di una abitazione, al fine di attestare in maniera chiara ed esplicita il consumo di energia. Questo dato viene confermato da una apposita ricerca condotta dalla Lightspeed Research Ltd su un campione  rappresentativo di cittadini italiani. Questo sta a significare che oggi gli Italiani sono più informati e consapevoli rispetto a qualche anno fa, anche nei campi del risparmio di energia e del conseguente risparmio economico, nonchè in quelli riguardanti i meccanismi di incentivazione statale in campo energetico ed ambientale.

Franco Vivona