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Tra Lodi e Pavia una linea elettrica tutta nuova

14 luglio 2011 0 commenti

Seguo ormai da parecchi anni i lavori di ammodernamento delle linee elettriche italiane, attuati dalla Società Terna, che ebbe modo di presentare l’intero progetto qui a Roma in una interessante conferenza stampa ben guidata dall’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo. Ed è quindi con molto piacere che registro la realizzazione di un nuovo segmento di questo progetto: infatti, il 25 luglio p.v. alle ore 11 sarà presentata la nuova linea  presso la stazione elettrica di Chignolo Po, in provincia di Pavia, in località strada comunale Lambrina Alberone nel comune di Chignolo Po, alla presenza del Ministro per lo Sviluppo Economico, On. Paolo Romani. Il nuovo elettrodotto aumenterà la magliatura della rete a 380 kV per la sicurezza del servizio elettrico tra le regioni Piemonte e Lombardia; l’aumento dei consumi negli ultimi dieci anni, insieme ad un notevole incremento della produzione di energia elettrica nell’area nord-occidentale del nostro Paese, ha determinato una notevole crescita dei flussi di potenza sulle linee elettriche dal Piemonte verso Est, rendendo quindi necessario il potenziamento della rete elettrica ad alta tensione. L’opera, per la quale Terna ha previsto un investimento di oltre 250 milioni di euro, consentirà di ottenere risparmi in bolletta a favore dei cittadini dell’ordine di 25 milioni di euro all’anno, eliminando in questo modo i cosiddetti “colli di bottiglia” tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, e consentendo inoltre la disponibilità di 400 MW di capacità produttiva più efficiente. I benefici ambientali connessi sono piuttosto evidenti: a fronte della costruzione di una nuova linea lunga 24 km, realizzata quasi interamente con innovativi sostegni monostelo a ridotto impatto ambientale, saranno demoliti circa 64 km di linee obsolete esistenti per un totale di ben 225 vecchi tralicci! Complessivamente, l’opera di riassetto della rete consentirà il recupero di 80 ettari di territorio e di materiale (acciaio, alluminio, vetro e calcestruzzo) per un totale di circa 2.000 tonnellate, nonchè la riduzione delle emissioni di CO2 per circa 150mila tonnellate/anno ! E’ evidente che si tratti di un evento piuttosto importante, che segna una ulteriore tappa nello sviluppo di una moderna ed efficiente rete elettrica nazionale.

Franco Vivona