L’Acquario di Roma: dal Mediterraneo alla cittadella della innovazione tecnologica
Una importante iniziativa a beneficio della città di Roma, dei cittadini della Capitale e dei milioni di turisti che ogni anno visitano i tesori della Città Eterna: l’acquario di Roma, ovvero dal Mar Mediterraneo alla cittadella della divulgazione e della innovazione tecnologica. Questa Expo sta per sorgere sotto il Laghetto del quartiere Eur per un’area di circa diecimila metri quadrati, e vuole rappresentare un punto di eccellenza all’interno del quale sarà possibile divulgare la ricerca scientifica e tutte le innovazioni tecnologiche collegate agli aspetti marini. Oltre venti enti promotori del progetto, tra i quali Cnr ed Enea, hanno sottoscritto gli accordi di collaborazione con Acquario di Roma – Expo, confermando la missione di divulgazione della ricerca di base e della ricerca competitiva, con il patrocinio del Miur, Ministerp Istruzione Università e Ricerca. Domenico Ricciardi, Presidente dell’Acquario è molto soddisfatto di questa impresa: Il nostro scopo è quello di mettere a sistema coloro che da tanti anni si occupano con eccellenti risultati di ricerca marina; vogliamo divulgare ad un pubblico quanto più vasto possibile i risultati di questo prezioso lavoro; vogliamo creare una vera e propria cittadella all’interno della quale fare divulgazione, accrescendo e facendo maturare la coscienza critica di giovani e meno giovani. Enrico Brugnoli, Direttore del Dipartimento Scienza e Ambiente, conferma l’impegno del Cnr: Lo studio del mare è tra le attività più importanti del Dipartimento del Cnr, al fine di preservare questa immensa risorsa naturale, sfruttandone le ricchezze in maniera sostenibile; la rete scientifica del Cnr si esprime in questo ambito in diversi settori: biologia e geologia marine, oceanografia, pesca e acquacoltura, sviluppo di nuove tecnologie, supporto alle politiche ed alle campagne di ricerca dal Mediterraneo ai mari dell’Artico e dell’Antartico. E infine la presenza dell’Enea, con la voce di Claudio Moriconi, direttore del laboratorio di robotica di Enea-Casaccia: il laboratorio di robotica dell’Enea è attivo fin dai primi anni sessanta, ed è nato quale supporto alle centrali nucleari, per rendersi successivamente del tutto autonomo, ed operando in ambiti diversificati, dalla salvaguardia dei beni culturali alla robotica sottomarina, fino alla assistenza alla persona umana mediante l’uso di tecnologie avanzate. Per l’Acquario di Roma sarà presentato Venus, ovvero un prototipo di veicolo destinato a lavorare in uno sciame di robot autonomi tele-cooperanti. Questi robot saranno mostrati presso l’Acquario quale polo tecnologico di grande attrazione, con molteplici utilizzi, dalla sorveglianza nei porti al monitoraggio ambientale. L’Acquario di Roma, infine, rappresenta un valore aggiunto con il quale l’Italia chiederà maggiori finanziamenti europei per la ricerca scientifica, in vista dell’ottavo programma quadro promosso dalla UE – Horizon 2020 – che metterà a disposizione 81 miliardi di euro da destinare alla ricerca scientifica internazionale di alto livello.
Franco Vivona