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La gestione sostenibile del costruito in Italia

23 maggio 2012 0 commenti

Ancora una volta grande tempestività da parte dell’Enea nell’indire ed organizzare un convegno molto importante ed attuale sul drammatico tema della Gestione sostenibile del costruito in Italia, con proposte tecniche ed operative per la sicurezza da una parte e per l’efficienza energetica dall’altra. Hanno preso parte, ed hanno partecipato attivamente con relazioni e discussioni, il Commissario Enea, Giovanni Lelli, il Presidente di FederProprietà, Massimo Anderson, il Presidente Ordine Ingegneri di Roma, Francesco Duilio Rossi, il Presidente Uria, Giancarlo Sapio, e poi ancora Paolo Clemente, Gabriele Troilo, Ezio Dolara, Corrado Kropp, Andrea Manzitti, Alessandro Martelli, Gaetano Fasano, Franco Karrer, Paolo Buzzetti, Leopoldo Freyrie e Alberto De Gaetano. Tutti i relatori hanno posto l’accento sulla necessità di una politica più efficace per la prevenzione dei rischi naturali per l’intero patrimonio edilizio del nostro Paese, sia quello pubblico, sia quello privato, in gran parte costruito oltre cinquanta anni or sono, con sistemi e con materiali non più soddisfacenti per la sicurezza strutturale. E’ stata anche evidenziata la necessità di verificare nel tempo lo stato di conservazione di tutti gli edifici, oltre che da un punto di vista strutturale, anche da quello impiantistico, con particolare attenzione al problema della efficienza energetica, allo scopo evidente di porre rimedio all’enorme sperpero di energia, che contraddistingue l’attuale patrimonio edilizio italiano. E’ stata inoltre ribadita la importanza di una gestione ottimale delle spese per le ricostruzioni a seguito di eventi calamitosi, ma anche di una graduale opera di miglioramento strutturale ed energetico del parco edilizio esistente, cercando così di creare un sistema virtuoso in grado di favorire il rilancio del settore edilizio e del mercato immobiliare. In tale ottica, è stato presentato un utile ed interessante schema di proposta legislativa, messo a punto da un apposito gruppo di lavoro composto da rappresentanti dell’Enea, della Unione Romana Ingegneri ed Architetti, della FederProprietà, dell’Ordine Ingegneri Provincia di Roma, dell’Unedi e dell’Ucit, che prevede la istituzione di una assicurazione obbligatoria che sollevi lo Stato Italiano dalle spese di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi, il cui costo dovrà ovviamente variare in funzione del rischio effettivo degli immobili, nonchè di un Fondo per la Sicurezza e la Efficienza Energetica, che potrà alimentarsi anche con una quota-parte del premio di assicurazione obbligatorio, e che consentirebbe, nel giro di qualche decennio, di mettere in sicurezza gran parte del costruito nel nostro Paese. Insomma, idee chiare e proposte concrete e fattibili : non resta, quindi, che spingere in queste direzioni, e cercare di passare, quanto prima possibile, dalle parole e dalle proposte, ai fatti concreti !
Franco Vivona