Civita celebra i primi 25 anni di attività rinnovando gli impegni nel campo della cultura
Il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, il Presidente onorario di Civita Gianni Letta, il Presidente Antonio Maccanico, il Vice Presidente Bernabò Bocca e il Segretario generale Albino Ruberti hanno dato grande consistenza alla celebrazione dei primi 25 anni di vita della Associazione Civita, avvenuta nello splendido Auditorium del Maxxi di Roma, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, in via Guido Reni 4, alla presenza del Commissario straordinario Antonia Pasqua Recchia (che ha dato il suo saluto introduttivo) e di un folto pubblico costituito da imprenditori, addetti ai lavori in campo culturale e giornalisti. 25 anni che hanno sicuramente segnato la storia del nostro Paese e le politiche dei beni culturali: una felice ricorrenza, alquanto turbata però dalla situazione economica e finanziaria italiana che ha imposto una progressiva crescente contrazione delle risorse in campo culturale, rendendo difficile per tutte le Pubbliche Amministrazioni mettere in atto politiche culturali strategiche a vasto respiro per mantenere e valorizzare l’immenso patrimonio culturale in tutte le Regioni della Penisola. I massimi esponenti di Civita hanno avuto modo di esporre al Ministro Passera le proposte elaborate di concerto tra i vari ambienti del mondo culturale italiano e il mondo della imprenditoria nazionale, proposte e azioni concrete che nascono dalla convinzione che la Cultura in Italia costituisce, e deve costituire oggi e domani, uno degli asset strategici sui quali costruire un nuovo modello di sviluppo economico e sociale. In particolare sono state individuate almeno due direzioni strategiche: la prima riguarda il rapporto che lega il settore pubblico dei beni culturali al mondo delle imprese, e l’insieme di iniziative da intraprendersi per facilitare la partnership tra pubblico e privato; la seconda si riferisce alla possibilità di individuare nuove risorse per la cultura e per i musei guardando alla realtà internazionale, ovvero alle iniziative volte a ridisegnare il sistema di tariffazione dei musei, che non entri in contraddizione con la loro funzione sociale che si esplica essenzialmente verso i cittadini residenti, e che garantisca nello stesso tempo un incremento delle entrate. Ulteriori miglioramenti sono possibili, e quindi attesi, nei campi delle sponsorizzazioni e delle erogazioni liberali da parte del privato. Un altro tema riguarda la diffusione della imposta di scopo e della imposto di soggiorno, che sta interessando da tempo le città d’arte e i luoghi turistici; sarebbe opportuno che una parte anche piccola di queste entrate venisse destinata ad attività che i Comuni dovrebbero promuovere d’intesa con i musei statali e i concessionari dei servizi per incrementare la qualità della offerta per mostre, visite guidate e attività didattiche. Civita prosegue il suo cammino e il suo impegno nella convinzione delle stretto legame tra Economia e Cultura, tra attività delle Imprese e salvaguardia del patrimonio culturale del Paese: una importante sinergia in grado di contribuire a contrastare la crisi attuale e di conferire un nuovo posizionamento del nostro Paese nel contesto internazionale.
Franco Vivona