Presentato a Roma il Rapporto sulla Green Economy
Una giornata molto significativa ed interessante, presso la Sede dell’Enea a Roma, con la presentazione del Rapporto 2012 sulla Green Economy, un importante documento realizzato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile e dall’Enea, a supporto degli Stati Generali sulla Green Economy, che si sono recentemente celebrati a Rimini, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, pure presente all’Enea. Le altre prestigiose presenze sono state quelle del Commissario Enea Giovanni Lelli, di Roberto Morabito, responsabile tecnologie ambientali Enea, di Andrea Bianchi, direttore generale del Ministero Sviluppo Economico, di Linda Laura Sabbadini, direttore dipartimento statistiche ambientali Istat, Edo Ronchi, presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile, e come detto il Ministro Corrado Clini. Come è noto, la Green Economy punta su produzioni di beni e di servizi ad elevata qualità ecologica in grado di affrontare sia la crisi economica e finanziaria, sia quella climatica ed ecologica, alimentando nuovi tipologie di sviluppo. Si vuole promuovere una idea di benessere non legata alla crescita del consumismo, ma allo sviluppo di consumi più equi, sobri e consapevoli, ma anche sollecitare un uso efficiente dell’energia e delle risorse materiali, innovazioni di prodotto e di processo, nuove competenze e professionalità, con significative possibilità di aumento della occupazione, soprattutto in questi lunghi momenti di crisi nazionale ed internazionale. Anche l’Italia è ormai matura per un mercato prettamente ecosostenibile, e si trova nelle condizioni di attivare un percorso di rinnovamento, attuando sinergie tra il mondo industriale, quello della ricerca e della innovazione tecnologica. La prima parte del Rapporto fornisce un contributo di analisi e di approfondimento della Green Economy, sulla base delle elaborazioni dell’Unep Programma delle Nazioni Unite sull’Ambiente, dell’Ocse, della Unione Europea e della Conferenza Rio+20. Una particolare attenzione viene posta al ruolo che riveste il patrimonio delle risorse culturali ed ambientali in Italia alla luce della Green Economy. Nella seconda parte il Rapporto evidenzia sei settori strategici per lo sviluppo della Green Economy in Italia: l’ecoinnovazione, l’efficienza energetica ed il risparmio energetico, le fonti energetiche rinnovabili, l’uso efficiente delle risorse, la prevenzione ed il riciclo dei rifiuti, le filiere agricole di qualità ecologica, la mobilità sostenibile. La precisa e dettagliata analisi di questi sei settori strategici evidenza molto bene, anche sulla base dei confronti a livello internazionale, come una svolta economica in chiave green abbia e possa avere rilevanti margini di sviluppo proprio nel nostro Paese. E allora, andiamo avanti, con chiarezza di idee e con determinazione, nonostante la grave congiuntura economica nazionale ed internazionale !
Franco Vivona