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Ogm: giallo sulla firma del decreto Zaia

27 marzo 2010 0 commenti

L’allarme l’ha lanciato il senatore Francesco Ferrante (Pd): ancora non è stato firmato dal ministro dell’Ambiente Prestigiacomo il decreto di sospensione delle coltivazioni di mais Ogm in Italia, che il ministro Zaia aveva promesso dopo la sentenza di autorizzazione del Consiglio di Stato. “E’ cominciato un balletto di responsabilità tra i due ministri e dunque il decreto, con tutta probabilità, non verrà mai emanato”. “I candidati governatori di Pdl e Lega – prosegue Ferrante – stanno andando in giro a dire alla gente che nelle loro regioni le centrali nucleari non verranno mai costruite, quando Berlusconi dice l’esatto contrario e Scajola ha appena emanato un altro decreto propedeutico all’individuazione dei siti per gli impianti, dei quali peraltro esiste già un elenco che verrà sicuramente reso noto solo dopo le elezioni. Anche sugli incentivi per le auto ecologiche il governo ha fatto un passo avanti e 3 indietro, spiazzando cittadini e produttori. Ora arriva anche il balletto delle responsabilità sugli Ogm, sulla cui interdizione Zaia ha fatto la sua bella campagna elettorale. Noi crediamo che gli elettori debbano sapere, prima di recarsi alle urne, che non una delle promesse della maggioranza si tradurrà in realtà”.

LA PRESTIGIACOMO: NON E’ VERO

“Sulla materia Ogm, in occasione del convegno di Confagricoltura in corso di svolgimento a Taormina – reppolica la Prestigiacomo in una nota – ho espresso la mia posizione peraltro già nota. E cioè che su questo tema bisogna rifuggire dalle posizioni ideologiche e verificare su basi scientifiche le caratteristiche dei prodotti; rivendicando comunque il diritto di ciascun paese Ue ad assumere in materia scelte nazionali autonome. Quanto alla eventuale mancata controfirma del decreto Zaia ancora non pervenuto al ministero dell’Ambiente – conclude il ministro – non è stata rilasciata alcuna dichiarazione in tal senso”.

COLDIRETTI: IMPORTANTE IL CHIARIMENTO DEL MINISTRO

Prendiamo atto con fiducia del chiarimento del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo sul fatto che ”non e’ stata rilasciata alcuna dichiarazione” sulla mancata controfirma del Decreto per vietare la coltivazione del mais geneticamente modificato, gia’ siglato dal Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. A dirlo è il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
Nel condividere le considerazioni del Ministro sul ”diritto di ciascun paese Ue ad assumere in materia scelte nazionali autonome”, Marini sottolinea che “in un Paese come l’Italia dove oltre tre cittadini su quattro si dichiarano contrari alla coltivazione di ogm, ci aspettiamo fiduciosi dal Ministro dell’Ambiente una scelta coerente”. “Il decreto – ricorda Coldiretti – nasce da una decisione di negare l’autorizzazione alla semina del mais geneticamente modificato assunta all’unanimità dalla Commissione per le sementi istituita presso il Ministero delle politiche agricole e della quale fanno parte rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole, dell’Ambiente, della Salute e le regioni italiane tra le piu’ importanti dal punto di vista agricolo”.