Greenpeace contro il governo: “Punta sul nucleare anche se i costi sono stellari”
Sul nucleare “il governo Berlusconi non solo ha intenzione di decidere la costruzione di nuove centrali nonostante il parere contrario delle Regioni e della popolazione, ma vuole anche ‘blindare’ questa scelta per il futuro, pur di regalare soldi ai suoi amici”. Lo afferma in una nota Greenpeace, commentando le parole del sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’energia, Stefano Saglia, che ha detto che il decreto per la strategia nucleare conterrà “garanzie per le aziende”. Questo, denunciano gli ambientalisti, vuol dire che “il nucleare, comunque vada, lo pagheranno in bolletta gli italiani”.
Greenpeace spiega poi che “i costi saranno stellari e’ sicuro, perche’ il reattore francese Epr, decantato come la III generazione del nucleare, è in realtà un prototipo del quale non è chiaro nemmeno il progetto”. L’associazione ambientalista sostiene che “addirittura, i ritardi nei due cantieri esistenti hanno affossato i bilanci di Areva (l’impresa produttrice) e costretto Edf (l’Enel francese) a chiedere un aumento delle bollette”. Aumento “puntualmente ottenuto”. Il nucleare, quindi, “si conferma come una pericolosa perdita di tempo, costosa e rischiosa”. Per Greenpeace, “un trucco per regalare soldi all’ennesima lobby, sottrarre investimenti a una rivoluzione energetica” quale quella delle rinnovabili.