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A Giugliano nuovi scontri. Berlusconi, a Terzigno colpa del comune di Napoli

2 novembre 2010 0 commenti

Nuove forti tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine dinanzi al sito di Taverna del Re a Giugliano in provincia di Napoli. Circa un centinaio di cittadini ha tentato di bloccare l’accesso ad alcuni autocompattatori diretti nell’impianto di stoccaggio. I manifestanti hanno tentato di bloccare i mezzi ma polizia e carabinieri, che stanno scortando i camion, hanno tentato di liberare il passaggio attuando anche alcune cariche. Manovre per consentire di ripristinare il passaggio e liberare il varco di accesso al sito. Per il momento non si registrano feriti.

BERLUSCONI: A TERZIGNO E’ COLPA DEL COMUNE DI NAPOLI

“Il problema dei rifiuti e’ molto negativo per tutti noi perche’ danneggia l’immagine del Paese. Li avevamo ricevuti in eredita’ e li abbiamo messi a posto in 58 giorni. Ho preso l’impegno di risolvere i problemi di Terzigno e li abbiamo risolti”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando all’Eicma, il Salone internazione del motociclo. Berlusconi ha aggiunto che “la colpa a Terzigno e’ delle autorita’ municipali che raccolgono la spazzatura a Napoli. Non si puo’ fare come la tv e i giornali che attribuiscono colpe di amministrazioni locali al Governo perche’ il Governo e’ quello che risolve le situazioni. Il Governo esiste, e’ concreto, pragmatico e capace di intervenire in tutte le situazioni nazionali e internazionali”.

BERTOLASO: BISOGNAVA APRIRE TERZIGNO BIS

”Non penso di essere Superman, mi e’ stato chiesto di intervenire e l’ho fatto anche in questa occasione e sono soddisfatto per l’accordo raggiunto su Cava Sari”. A parlare e’ il sottosegretario e capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, in un’intervista al Mattino nella quale descrive il suo intervento in Campania, dove e’ stato inviato su mandato del Consiglio dei ministri per arginare l’emergenza rifiuti. Sulla decisione relativa alla discarica che doveva essere costituita a Cava Vitiello, Bertolaso precisa di aver proposto solo di sospendere l’apertura, proposta rifiutata dai sindaci perche’ ritenuta insufficiente; poi, Cava Vitiello e’ stata ”cancellata dal primo ministro con una legge”, afferma. A quel punto, il sottosegretario ha aggiunto la soppressione di Valle della Masseria e il suo compito e’ terminato. Bertolaso sostiene di avere lasciato alla fine del 2009 una regione autosufficiente con altri due termovalorizzatori da realizzare, per i quali, ad ottobre non era stata ancora indetta una gara d’appalto, mentre ”se fosse stato fatto quello che era previsto, probabilmente – dice – non sarebbe mai stato necessario individuare altri siti”. Per Bertolaso, ”se si riapre Cava Sari per i 18 comuni del vesuviano e Chiaiano resta a disposizione degli altri, per ora abbiamo risolto”. Il capo della Protezione civile, infine, afferma che gli amministratori locali dovrebbero essere piu’ severi sulla differenziata, accelerare sui termovalorizzatori e organizzare una cabina di regia che lavori 24 ore su 24. Sull’intera questione, Bertolaso ammette di avere qualche responsabilita': ”A fine dicembre i tempi non erano maturi per andare via, ma lo prevedeva la legge. Gli amministratori locali pero’ erano impreparati”