Home » Redazione Ecquo » Apertura, Azioni, Inquinamento »

Berlusconi di nuovo in campo per l’emergenza rifiuti a Napoli

29 dicembre 2010 0 commenti

Napoli - L'emergenza rifiuti non accenna a placarsiSilvio Berlusconi promette: “Scenderò in campo con la mia attività personale” contro l’emergenza rifiuti, tornando “ad assumere direttamente la responsabilità per l’immediato sgombero ma anche per gli impianti futuri”. Il presidente del Consiglio, che interviene telefonicamente a Napoli ad un convegno pdl, non fa mistero di essere convinto che “ci sia una volontà precisa per dimostrare urbi et orbi che l’intervento del Governo non è stato risolutivo”.

A Palazzo Chigi intanto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha presieduto, sempre in contatto con Berlusconi, il vertice con il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e rappresentanti del Ministero dell’Economia, dell’Ambiente e della Protezione Civile. Il summit ha messo alcuni punti fermi: entro il 31 dicembre verranno eliminati i rifiuti dalle strade di Napoli, entro 15 giorni dalle strade della Provincia. Il 4 gennaio prossimo, poi, si terrà una nuova riunione per indicare soluzioni strutturali al problema. L’intesa è stata possibile, ha sottolineato Letta in una nota, grazie al “profondo senso di responsabilità e sensibilità istituzionale di tutti i partecipanti alla riunione a partire dalle Province campane, ma anche grazie al consistente apporto allo smaltimento dei rifiuti proveniente da diverse regioni italiane”. Da parte sua il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha spiegato che “è necessario lavorare duramente, perchè non è facile ripulire Napoli entro il 31 dicembre e le Province nei giorni successivi. Su questo però c’è l’impegno istituzionale”.

E tra le opposizioni si levano anche voci non del tutto critiche. “All’emergenza rifiuti non risolta dall’attuale governo Berlusconi, Palazzo Chigi risponde ora con l’impegno a unire il senso di responsabilita’ di tutte le istituzioni coinvolte e la solidarieta’ in primo luogo delle province campane nei confronti dell’intera provincia di Napoli e non del solo capoluogo” dice Stella Bianchi, responsabile ambiente del Partito Democratico.  “E’ la strada che abbiamo proposto da diverse settimane per affrontare nell’immediato l’emergenza mai risolta che pesa nelle strade di Napoli e in molti comuni della sua provincia dove ci vorranno non i due giorni promessi per il capoluogo ma piu’ di quindici per togliere i rifiuti, stando a quanto annuncia la presidenza del consiglio”, dice l’esponente del Pd.   “Speriamo da cittadini italiani- aggiunge- che questo metodo della responsabilita’ e della solidarieta’ possa prevalere sugli annunci smodati del presidente del consiglio e sulla sua tentazione sempre fallimentare di risolvere tutto con un suo personale proclama. Rimane tutta intera l’esigenza di provvedimenti certi per avviare finalmente il percorso verso una gestione ordinaria che il decreto legge all’esame del Parlamento non e’ certo in grado di garantire”.

Durissimo invece Luigi De Magistris dell’Idv. “Per l’emergenza rifiuti in Campania, anche questa volta, assistiamo all’ormai nota trasformazione magica di Berlusconi: da presidente del Consiglio a mago Walter, per citare una bella canzone italiana. Berlusconi anche oggi offende i cittadini della Campania, promettendo un suo intervento diretto e risolutivo: sono ormai anni che ascoltiamo le retoriche e propagandistiche parole del governo senza che venga prodotto nessun risultato concreto”.  “Perche’ su un punto Berlusconi ha ragione: c’e’ una precisa volonta’ politica- aggiunge De Magistris- che ostacola la risoluzione del problema dello smaltimento dell’immondizia in questa Regione. Una precisa volonta’ politica che ha il volto della camorra, certo, ma anche dei Cosentino e dei Cesaro, della speculazione sugli inceneritori e della dichiarazione della condizione di emergenza che permette la deroga alle norme sugli appalti. Nessuna parola in merito alla raccolta differenziata, al compostaggio, al trattamento a freddo, cioe’ in merito ad una gestione strutturale e a lungo termine del problema che, evidentemente, non si vuole affrontare per convenienze illecite e lobbistiche”.