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Greenpeace dura con Berlusconi: “Impreparato sull’emergenza clima”

3 febbraio 2011 0 commenti

Giorgio Napolitano e Silvio BerlusconiGreenpeace critica duramente la presa di posizione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in materia di obiettivi di efficienza energetica, in vista del vertice europeo di domani. “In una missiva inviata al Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, Berlusconi esprime la propria contrarietà a ogni ipotesi di considerare vincolanti gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici fissati dall’Unione Europea per il 2020, giustificando tale posizione -sottolinea l’associazione ambientalista- con un generico riferimento alle difficoltà di definire criteri di calcolo comuni”.

“La missiva del nostro Governo -afferma Domenico Belli, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace- dimostra quanto lontano dalla realtà del Paese sia il nostro Esecutivo.  L’Italia può dare un contributo decisivo alla lotta al cambiamento climatico: le imprese italiane sono pronte. Il Governo, no”. L’efficienza energetica è per Greenpeace, “il principale strumento di riduzione delle emissioni di gas serra, quello meno impattante, capace di generare crescita economica e occupazionale sostenibile, di ridurre l’inquinamento delle nostre città”.

“Se gli obiettivi non saranno vincolanti, -sottolinea l’associazione- sarà molto diffcile raggiungerli. L’impegno volontario di cittadini, imprese ed Enti locali non può bastare”. “È vergognoso che un Governo bloccato da mesi non perda occasione per sostenere una ristrettissima lobby di imprese, incapace di guardare al futuro del nostro Paese” dice Belli. “Il potenziale energetico e occupazionale dell’efficienza -conclude- è enorme ed è di gran lunga superiore al fantomatico programma nucleare italiano, come dimostrato non solo dal rapporto di Greenpeace, ma anche dal piano presentato lo scorso dicembre da Confindustria”.