Home » Redazione Ecquo » Apertura, energia »

Il comitato ‘Vota si’ per fermare il nucleare scrive a Berlusconi: “Referendum assieme alle amministrative”

14 febbraio 2011 0 commenti

nucleareIl Comitato nazionale Vota SI per fermare il nucleare ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi e al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, per chiedere di fissare la data del Referendum “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme” in concomitanza con quella delle elezioni amministrative.

“Data l’importanza del tema oggetto del referendum – si legge nella lettera – il Comitato chiede di favorire in tal modo la partecipazione degli elettori e il contenimento dei costi pubblici legati all’esercizio del voto. Obiettivo tanto più importante ora, visto il momento di acuta crisi economica”. “Con il Referendum i cittadini italiani saranno quindi chiamati a esprimersi su una scelta strategica per l’Italia – continua la lettera -. A tal fine, vogliamo porre l’attenzione sulla definizione della data di indizione del Referendum che è prerogativa del Consiglio dei Ministri”.

Il Comitato – che auspica un incontro con l’on. Berlusconi e l’on Maroni per illustrare ed argomentare la richiesta – è costituto da un vasto schieramento unitario di organizzazioni sociali, di diverso orientamento politico e culturale, di singoli cittadini che operano nei settori ambientale, culturale, sociale ed economico, favorevoli al referendum come strumento di democrazia e preoccupati dal fatto che la scelta del ritorno al nucleare blocchi il processo di innovazione in campo energetico già in atto.

“Siamo agli inizi di una vera e propria rivoluzione energetica, capace di contrastare i cambiamenti climatici, di innovare processi e prodotti dando risposte alla crisi economica, di rendere protagonisti le comunità e i singoli nelle scelte per il futuro, di rendere meno dipendente il nostro Paese dalle fonti energetiche estere – si legge ancora nella lettera – e vorremmo che questa prospettiva fosse sfruttata fino in fondo”.