Ogm, sequestrata nota azienda agricola a Pordenone
La Procura della Repubblica di Pordenone ha fatto sequestrare terreni, un trattore, le sementi ogm, il computer e il conto corrente appartenenti all’azienda agricola di Giorgio Fidenato, l’imprenditore di Pordenone noto per le semine ogm. Il sequestro, riferisce lo stesso Fidenato, e’ avvenuto sabato, quando l’imprenditore si trovava all’estero, a Lugano.
“Una dozzina di agenti si sono presentati ad Arba, tra Vivaro e Fanna, a casa mia, che e’ anche la sede legale dell’azienda agricola. Mi hanno inoltre riferito che vicino a un mio campo c’era una camionetta dei Carabinieri, nemmeno fossi un camorrista, un mafioso”. Il provvedimento della Procura, riferisce ancora l’imprenditore, parla di “sequestro per prevenire la reiterazione di un reato. Reato – ironizza – che io avevo gia’ annunciato a tutti. Avevo comunicato che avrei seminato di nuovo il mais ogm, forte di una direttiva europea che lo permette e anche perche’ confortato dal fatto che l’avvocato della Corte di giustizia europea ha chiesto alla Corte di condannare la Francia perché ha vietato le semine ogm’’.
“Nonostante tutto ciò, la Procura di Pordenone continua a non sentire ragione. Mi spiace che la Procura non sia vicina ai cittadini – prosegue l’imprenditore – che chiedono il rispetto della propria libertà di scelta e dei diritti di proprieta’ sui propri terreni”. Fidenato ha gia’ fatto richiesta di dissequestro e chiedera’ il riesame del provvedimento.”Se il Tribunale non ci darà ragione – anticipa – andremo in Corte di Cassazione e poi, eventualmente, in Europa”.