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Greenpeace, Legambiente e Wwf: e ora Berlusconi ammette il raggiro

26 aprile 2011 0 commenti

imagesCAAFE4HO”Le dichiarazioni di Berlusconi svelano, se ce ne fosse ancora bisogno, il segreto di Pulcinella: la moratoria sul nucleare e’ una vergognosa pagliacciata per evitare il Referendum del 12 giugno” attacca il direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio.  ”Il nucleare – dice Onufrio – e’ una tecnologia in declino e puo’ sembrare ‘il futuro per tutto il mondo’ soltanto a una persona la cui testa in questa materia e’ rivolta al passato. Il peso del nucleare sulla produzione di elettricita’ globale e’ sceso dal 17,5% del 1999 al 13% del 2009, e questa tendenza continuera’. Dopo Fukushima, infatti – conclude l’esponente di Greenpeace – sara’ piu’ difficile estendere la vita utile degli impianti piu’ vecchi, cosa che accelerera’ il declino del settore, che e’ gia’ in atto”.

”Finalmente Berlusconi dice la verita”’ rincara la dose il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, commentando le dichiarazioni del premier, Silvio Berlusconi, al vertice italo-francese in merito al nucleare. ”Lo stesso Berlusconi -sottolinea- ci ha spiegato oggi come la moratoria e l’emendamento con il quale la maggioranza intende far saltare il quesito referendario sul nucleare siano soltanto un raggiro per impedire agli italiani di decidere democraticamente del loro futuro energetico”.  Il premier, rileva, ”spera che tra un paio d’anni l’emotivita’ degli italiani, scatenata dall’incidente di Fukushima, si sia placata ma gli italiani hanno buona memoria. Gia’ prima del disastro giapponese, al ricordo di quello di Cernobyl, il 65% di loro era contrario alla costruzione di centrali in Italia”.  Oggi, conclude Cogliati Dezza, ”questa percentuale e’ aumentata ancora e non sara’ facile tornare indietro: tra 25 anni i cittadini continueranno a ricordare che il nucleare e’ una scelta insostenibile. Sperare che abbiano la memoria corta e’ una pura illusione”.

”La volonta’ popolare non deve essere ignorata, o si mette una pietra tombale sul nucleare oppure si va al voto con il referendum” afferma Maria Grazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia, a margine del sit-in anti-atomo in occasione del 25/o anniversario di Chernobyl che si sta svolgendo sotto l’ambasciata di Ucraina in piazza Verdi a Roma.  ”Il grande pericol  che stiamo correndo – dice Midulla – e’ di perdere ulteriore tempo. Non c’e’ una strategia e si vive con la speranza di poter ripresentare il nucleare”. Ma, conclude, ”un governo democratico non puo’ non tener conto della volonta’ popolare”.