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Nucleare, le opposizioni regiscono alle parole di Berlusconi: la Corte Costituzionale non cancelli il referendum

26 aprile 2011 0 commenti

Caorso“Era una truffa, ora ne abbiamo le prove. E quindi il referendum non può essere cancelato”. Reagiscono con vigore le opposizioni davanti alla “confessione” di Berlusconi sul referendum anticucleare.

 “Berlusconi ha chiarito oggi il senso dell’emendamento del governo sulle centrali nucleari. Berlusconi stesso dice che e’ solo un rinvio per paura del giudizio degli elettori e in spregio alle regole della democrazia che impongono al governo il rispetto di un referendum gia’ indetto per il 12 e 13 giugno prossimi” dice Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Pd.

  “In quel decreto omnibus – aggiunge l’esponente Pd – non c’e di fatto nessuna abrogazione del decreto per riportare il nucleare in Italia. Il piano sbagliato del governo e’ in piedi come Berlusconi si affretta a confermare a Sarkozy e con esso gli affari miliardari per Edf sulle tasche dei cittadini italiani, insieme alla sorridente svendita di una parte importante dell’industria alimentare italiana. E se il piano di ritorno al nucleare rimane valido allora anche il quesito referendario sulla decisione di tornare o meno al nucleare mantiene la sua validita'”.  “Il presidente del Consiglio ha la presunzione di dire proprio oggi che l’energia nucleare e’ la piu’ sicura al mondo esattamente il giorno dell’anniversario della catastrofe di Cernobyl. Se Berlusconi e’ cosi’ convinto da sfidare migliaia di morti, lutti, dolore, terreni contaminati perche’ mai dovrebbe temere il giudizio degli italiani contro il suo nucleare?”.

Il presidente del Consiglio ha “svelato l’imbroglio” sul nucleare dice il leader di Idv Antonio Di Pietro: “Berlusconi ha confessato, oggi abbiamo la prova dell`imbroglio, da noi denunciato sin dal primo momento. Non vuole rinunciare al nucleare, ma vuole solo bloccare il referendum perché ha paura del risultato delle urne. Infatti, per sua stessa ammissione, vuole sospendere per un anno o due il ritorno all`atomo per poi ridargli vita con più forza. Bloccare il referendum, in queste condizioni, significa violare un diritto costituzionale garantito a quel milione di cittadini che lo ha richiesto formalmente”. Ha concluso Di Pietro: “Per questa ragione, il capo dello Stato dovrebbe impedire tale misfatto, e ci auguriamo che lo faccia senza alcun indugio”.

”Le parole di Berlusconi sono l’immediata conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’ intenzione del governo di voler prendere in giro gli italiani, calpestando in modo arrogante e cialtronesco, il loro diritto ad esprimersi su una questione, come quella dell’energia nucleare, da cui dipende la sicurezza ambientale e la sopravvivenza delle generazioni future del nostro Paese”. Anche Sinistra Ecologia Liberta’ reagisce in maniera indignata con le parole del suo presidente  Nichi Vendola, dopo che il premier al termine del vertice italo-francese ”ha svelato il vero obiettivo della moratoria sul nucleare annunciata nei giorni scorsi”.  ”Dopo questa aperta dichiarazione d’intenti del governo – prosegue il leader di Sel – al limite dell’imbroglio, ci auguriamo che la Corte di Cassazione ne tenga conto al momento di valutare la sopravvivenza del quesito referendario. E’ quanto mai evidente che a questo punto – conclude Vendola – il 12 giugno si andra’ a votare e il popolo italiano si esprimera’ democraticamente su nucleare, acqua pubblica, legittimo impedimento”.

”Le dichiarazioni di Berlusconi _ dice il presidente dei Verdi Angelo Bonelli _ sono la prova provata dell’inganno del governo sul nucleare e rappresentano l’interpretazione autentica sul fatto che dal punto di vista giuridico la norma approvata al Senato e che ora passa alla Camera e’ solo un differimento.”Dopo queste dichiarazioni l’Ufficio referendum della Corte di Cassazione non puo’ che confermare i referendum del 12 e 13 giugno. Quella proposta dal governo non e’ uno stop ma semplicemente uno stratagemma per non far svolgere i referendum su nucleare e acqua e evitare, espropriando i cittadini italiani di esprimersi direttamente su questioni fondamentali per il Paese”.  ”Oggi e’ chiaro che quello architettato dal governo e’ un imbroglio colossale. Per questa ragione – conclude Bonelli – noi Verdi continueremo la campagna per i referendum nella convinzione che il 12 ed il 13 giugno i referendum su acqua e nucleare ci saranno e che gli italiani potranno finalmente esprimersi su due temi fondamentali per il futuro del Paese”.