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Berlusconi: da lunedi’ militari a Napoli contro la munnezza. Emergenza infinita

5 maggio 2011 0 commenti

RIFIUTInapoliA volte ritornano. Da lunedì rivederemo i militari a Napoli per l’emergenza rifiuti. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, tornando a criticare la gestione della sinistra. A Napoli “sono tornati i mucchi di immondizia nelle strade”, ma per Berlusconi “la colpa è del malgoverno della sinistra”, perchè “da parte nostra il miracolo fu fatto in soli 58 giorni, lasciando le istruzioni per le amministrazioni locali”. A giudizio del premier, da parte dell’amministrazione della città “non è stato fatto quello che avevamo indicato, neanche le gare d’appalto per i termovalorizzatori”. Dunque “non si può addebitare al governo nessuna distrazione”.

Per risolvere la nuova emergenza, Berlusconi ha annunciato “da lunedì” il nuovo intervento dei militari a Napoli, “ne ho parlato con La Russa” che era oggi in conferenza stampa e soprattutto ha auspicato che “cambi l’amministrazione arrivando alla soluzione definitiva che è la messa in funzione dei termovalorizzatori”. Il governo, ha aggiunto Berlusconi, “risolse il problema, ricordate i cartelloni “Silvio santo subito”, e credo fu veramente un miracolo in 58 giorni. Lasciammo un testo preciso di ciò che Comune e regione dovevano fare, ma nè l’uno nè l’altro hanno fatto quello che dovevamo fare, e siamo daccapo”.

A Berlusconi ha replicato tra gli altri Pier Ferdinando Casini . “Per Berlusconi la colpa e’ sempre degli altri”, ha detto il segretario dell’Udc ai cronisti, “dice di aver fatto il miracolo a Napoli e gli altri glielo hanno rovinato”. Questo, ha spiegato, e’ un vecchio ritornello. “Dice che vorrebbe fare bene, ma gli altri glielo impediscono, come Fini e Casini”, ha sottolineato, “e’ colpa degli altri e lui e’ infallibile”.  Invece, ha aggiunto, “la verita’ che e’ lui e’ un venditore di fumo e non risolve i problemi”.

Duro anche Mario Morcone, candidato a sindaco di Napoli di Pd e Sel:  “Non capisco come mai per i rifiuti raccolti dall´Esercito inviato a Napoli da Berlusconi si troverebbe dove smaltire senza problemi e quando, invece, i rifiuti vengono raccolti dall´Asia non si sa dove metterli”. “Il miracolo annunciato dal nostro premier – ha aggiunto – svela non solo poca chiarezza nella delicata vicenda dei rifiuti, ma anche la strategia che c´è dietro queste emergenze ‘elettorali’ che si risolvono a colpi di scena a pochi giorni dal voto”.
“Il problema non è far arrivare l´Esercito in città, Napoli non ha una difficoltà di raccolta, ma piuttosto di smaltimento. E di questo – ha proseguito – né Governo, né Regione e né Provincia si
stanno occupando”. In merito, poi, alla vicenda termovalorizzatori, Morcone ha ribadito di essere “contrario” all’inceneritore di Napoli Est “voluto dalla Regione di centrodestra” perché “a Napoli, in
questa fase, ritengo si debba puntare soprattutto sulla raccolta differenziata e su un impianto di compostaggio cittadino”.

Certo è che la situazione resta molto grave: a Napoli sicontano circa 2mila tonnellate di immondizia non raccolte. Cumuli di spazzatura che campeggiano un po’ ovunque: dalle zone del centro a quelle delle periferie. Il maltempo dei giorni scorsi ha reso più difficoltose le operazioni di raccolta anche perché i sacchetti, impregnandosi di acqua piovana, hanno aumentato il proprio peso. Ieri, secondo quanto reso noto dal Comune di Napoli, sono state raccolte 1.230 tonnellate di rifiuti mentre, nella giornata di martedì, le tonnellate sono state 1.300. Quantità considerevoli che, però, non riescono a smaltire gli arretrati che restano sempre considerevoli e aumentano quotidianamente con la produzione giornaliera. Le zone maggiormente critiche sono quella orientale dove si stima vi siano a terra circa 600 tonnellate, nei quartieri Bagnoli e Fuorigrotta dove sono circa 300, stessa quantità della zona Vicaria-San Lorenzo.

Permane anche l’emergenza roghi: nel corso della notte sono stati 17 gli incendi dolosi appiccati dalla mano dell’uomo a cataste di spazzatura, soprattutto nel centro storico del capoluogo campano. Superlavoro per i vigili del fuoco, nonostante la task force voluta dalla Prefettura di Napoli. Non si placano, inoltre, le proteste dei cittadini esasperati dai rifiuti sui marciapiedi e dai cattivi odori, acuiti dalle temperature ormai primaverili. Agitazione, in via Marina, nei pressi dell’Università Federico II, ma anche a via Duomo e nelle zone a ridosso di piazza Carlo III.

“Siamo preoccupati e purtroppo realisti – ha detto l’assessore all’Igiene urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli – la situazione non è facilmente risolvibile e siamo certi che, quando
lasceremo Palazzo San Giacomo, non ci saranno novità positive. Il sistema, al momento, non prevede cambiamenti perché non sono ancora stati costruiti impianti e individuati nuovi siti. La crisi,
poi, sarà ulteriormente aggravata dalla chiusura della discarica di Chiaiano che, secondo le stime dei tecnici, sarà satura entro la fine di giugno. A quel punto la situazione sarà ancora più difficile
da gestire”.