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Tramonta l’ipotesi di un nuovo condono. E menomale

24 maggio 2010 0 commenti

Sino a ieri sembrava cosa fatta. Ma la levata di scudi di una parte non irrilevante dell’opinione pubblica e la percezione della sostanziale impopolarità di una misura intrinsecamente iniqua che ancora una volta premiava i furbi e penalizzava chi ha rispettato le regole, ha spinto il governo a fare marcia indietro: il terzo condono edilizio in 16 anni non ci sarà.

Nell’Italia che frana e nella quale intere province del Sud e non solo del Sud sono state sconciate da un profondo degrado nella gestione del territorio, da una colata di cemento abusivo che è l’esemplificazione del degrado morale di una parte del paese e della sua classe politica, in una in una Italia che dovrebbe avere del suo prezioso paesaggio la piu assoluta cura e nella quale spesso ha prevalso la tentazione dello scambio clientelare del voto in cambio della più assoluta tolleranza nella violazione delle norme edilizie (o addirittura della mancata approvazione dei piani regolatori per favorire l’indecente scambio) un condono edilizio era di fatto un regalo alle mafie e al tempo stesso una norma criminogena. Significava mandare ai cittadini il messaggio che il rispetto delle regole urbanistiche era un comportamento da autentici sciocchi e che chi le violava avrebbe sempre avuto soddisfazione in cambio di una modesta tassazione ex post, ampiamente ammortizzabile al momento della vendita dell’immobile. Non poteva essere, e sembra che non sarà.

Paura passata? Non è ancora detto. Come sanatoria resterebbe in piedi, almeno al momento, quella sugli immobili ‘fantasma’, che consentirebbe un’accelerazione, attraverso un concordato, della regolarizzazione dei 2 milioni di immobili gia’ in corso. Prima di dare un giudizio vediamo di che si tratta. Se la sanatoria sarà possibile solo per le cubature realizzate in aree edificabili sulla base di concessioni edilizie, ma non accatastate; se riguarderà solo ed esclusivamente immobili fuori da aree protette o vincolate dalla legge Galasso e dagli altri strumenti urbanistici potrebbe persino essere una buona cosa. Altrimenti sarà un altro mezzo condono.