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Una isola rinnovabile

9 giugno 2009 0 commenti
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Una visita scolastica a un generatore eolico sull'isola di Samsø

Per i detrattori delle rinnovabili l’isola di Samsø sarebbe meglio non esistesse, e invece c’è e i suoi abitanti hanno le idee chiarissime in materia d’energia. Parliamo di un’isoletta, in Danimarca, meglio conosciuta come “isola dell’energia rinnovabile” i cui 4.300 abitanti hanno deciso di diventare completamente autonomi sul fronte energetico nel giro di dieci anni. Gia oggi in fatto di rinnovabili l’isola non scherza. Undici generatori eolici soddisfano interamente il fabbisogno elettrico mentre tutta l’acqua sanitaria necessaria alle abitazioni viene prodotta grazie a 2.500 metri quadrati di pannelli solari termici. Per quanto riguarda il riscaldamento delle abitazioni l’isola è un vero e proprio laboratorio visto che sono utilizzate le tecnologie rinnovabili più diverse, spesso integrate tra di loro. Così al nord dell’isola si trova un grande sistema di collettori solari che fornisce calore attraverso il teleriscaldamento e che possiede come “ruota di scorta” per i periodi di bassa insolazione una caldaia a biomasse alimentata con trucioli di legno provenienti dalla lavorazione locale del legno. Molti abitanti di Samsø, inoltre, hanno sostituito autonomamente le caldaie funzionanti a fonti fossili con pompe di calore geotermiche, stufe a segatura o pellet e collettori solari individuali, riconvertendo oltre il 70% della generazione di calore dell’isola con le rinnovabili.

Il vero problema sul fronte della sostenibilità però sono i trasporti, per i quali le soluzioni sono ancora lontane. In attesa di poter usare in maniera efficace l’idrogeno, possibilmente prodotto da energia eolica, gli abitanti stanno lavorando sull’olio vegetale e sulla compensazione delle emissioni attraverso il surplus d’energia ceduta alla rete elettrica nazionale dal campo eolico off shore composto da 10 pale eoliche installato a Samsø che consente di pareggiare la CO2 dovuta ai consumi fossili del settore trasporti, traghetti compresi.

Nel frattempo Samsø punta sul “turismo ecologico” visto che l’applicazione massiccia di tutte queste tecnologie attira oltre 1.000 persone l’anno tra i quali ci sono ministri, ambasciatori, dipendenti di enti pubblici e ricercatori che vengono a imparare sul campo in quale maniera è possibile applicare la sostenibilità energetica a un’intera comunità. E nell’isola credono a tal punto in quest’attività di comunicazione che hanno realizzato l’Energy Academy che raccoglie tutte le esperienze realizzate dagli abitanti di Samsø e le rende disponibili per dimostrazioni e seminari.