La recessione investe anche le energie rinnovabili. Addio alla centrale eolica più grande del mondo
La recessione investe anche le energie rinnovabili. Il petroliere T. Boone Pickens ha rinunciato a costruire in Texas la centrale eolica più grande del mondo.
L’aveva annunciata un anno fa, e ci aveva pure già speso dei soldi. T. Boone Pickens spiega la sua decisione con i guai dell’economia.
La centrale eolica annunciata l’anno scorso da T. Boone Pickens doveva sorgere in Texas, ed iniziare a funzionare nel 2011. A regime, nel 2014, avrebbe dovuto fornire l’energia elettrica necessaria a 1.200.000 abitazioni. Costo stimato, 10 miliardi di dollari.
Però nel frattempo è arrivata la recessione economica, che ha causato sia una minore domanda di energia sia difficoltà nell’accesso al credito. E poi, rispetto a 12 mesi fa il prezzo del petrolio è nettamente diminuito
Così la centrale eolica più grande del mondo è cancellata, o almeno rimandata a data da destinarsi. Del resto, Reuters spiega che il vento della recessione, negli Stati uniti, soffia su tutti gli investimenti nel campo dell’energia eolica.
L’anno scorso furono investiti nel settore 17 miliardi di dollari, per impianti con la capacità complessiva di 8.545 megawatt pari alle necessità di 6,8 milioni di case americane.
In questo 2009, gli investimenti stimati nel settore dell’energia eolica porteranno alla costruzione di impianti per una capacità complessiva di 5.000 megawatt. Sempre negli Stati Uniti, è il primo calo registrato dal 2004.
Da Reuters la recessione colpisce anche le energie rinnovabili. Addio alla centrale eolica più grande del mondo
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