La Danimarca e Termoli in Molise. I due modi opposti di trattare una centrale eolica off shore
Paese che vai, sensibilità ambientale che trovi. La Danimarca ha inaugurato ieri la centrale eolica off shore più grande del mondo, e ne va orgogliosa.
Il Molise invece protesta in modo bipartizan perchè è stato definitivamente approvato il progetto per una centrale eolica off shore – la prima in Italia – davanti a Termoli.
Secondo me farebbero molto meglio a protestare perchè Termoli compare nell’elenco segreto dei 10 luoghi adatti ad ospitare centrali nucleari.
Lunedì il ministro per l’Ambiente ha firmato il decreto di Via (Valutazione di impatto ambientale) che autorizza la prima centrale eolica off shore in Italia al largo di Termoli.
Sarà composta da 54 torri alte 80 metri, per una potenza complessiva di 162 megawatt.
Secondo i calcoli del ministro dell’Ambiente, la centrale eolica di Termoli eviterà il consumo di circa 900 tonnellate equivalenti di petrolio. E quindi eviterà l’emissione nell’atmosfera di circa 420.000 tonnellate di anidride carbonica, di 600 tonnellate di anidride solforosa, 800 di ossidi di azoto, 43 di polveri.
I molisani però si disperano. Le turbine eoliche saranno a cinque miglia dalla costa, e quindi si vedranno dalla spiaggia. Protestano sia il Pd sia il presidente forzista della Regione, che annuncia ricorso contro il decreto di Via.
In Danimarca, invece, vanno fieri della centrale eolica off shore Horns Rev 2, inaugurata giovedì. Conta 91 turbine , ciascuna in grado di generare 2,3 Megawatt, che si alzano di 114 metri dal mare.
La centrale eolica danese è grande all’incirca il doppio di quella del Molise. Però non mi risulta che i danesi si disperino, proprio no…
Il decreto di Via. Autorizzata a Termoli in Molise la prima centrale eolica off shore italiana
Il presidente della Regione Molise (Pdl) protesta per la centrale eolica off shore
Proteste anche dal Pd
Su Reuters inaugurata in Danimarca la centrale eolica off shore più grande del mondo
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