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Mercedes Bresso: “Non vogliamo il nucleare in Piemonte”. E chiede un nuovo referendum

25 febbraio 2009 0 commenti

Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte Mi è arrivato un Comunicato dalla Regione Piemonte che dice che loro non sono disponibili ad ospitare una centrale nucleare. Scrive la Presidente Mercedes Bresso:

Non vogliamo nucleare in Piemonte. In un quadro nazionale preoccupante sulle culture energetiche, il Governo dichiara di voler costruire 4 centrali nucleari di quarta generazione con la Francia in progettazione paritetica. Il Piemonte non ci sta e mantiene ferma la sua proposta: investire nelle energie da fonti rinnovabili per sostenere lo sviluppo, rilanciare l’economia, ridurre i consumi, proteggere l’ambiente. Oggi infatti, come dimostrano le scelte fatte da tutti i Paesi avanzati nel mondo, che riducono il nucleare e potenziano ricerca ed energie rinnovabili, le soluzioni sono altre. Il nostro no, lo sottolineiamo, riguarda anche lo scenario economico, non solo quello ambientale. Il Piemonte ha iniziato questo cammino un anno fa, producendo così opportunità di lavoro e miglioramento della qualità del nostro territorio.

Sindrome N.I.M.B.Y.? Sembrerebbe di no, infatti aggiunge Andrea Bairati, assessore regionale all’Energia che a questo punto andrebbe rifatto un referendum per conoscere la volontà degli italiani: Dopo il salto la dichiarazione.

Il Paese si è già espresso attraverso un referendum: vorremmo capire dal Presidente del Consiglio e dal Ministro Scajola come il Governo intende aggirare i risultati di una consultazione popolare. Occorrerebbe tornare a interpellare i cittadini per sapere se hanno cambiato idea o almeno aprire una grande discussione nel Paese. Per quanto riguarda il sito di Trino, restiamo fermi sulle posizioni precedentemente espresse.

Conclude Nicola de Ruggiero Assessore regionale all’ambiente:

Penso che prima di parlare di una nuova stagione nucleare in Italia, che riteniamo obsoleta, pericolosa e improponibile, sia opportuno che il Piemonte venga definitivamente liberato dalle scorie radioattive che conserva ancora nel suo territorio. Il Piemonte ha pagato sinora un prezzo salatissimo.

Il Piemonte ha investito nelle energie pulite oltre 300 milioni di Euro fino al 2013.

Via | Comunicato stampa
Foto | Giunta Piemonte