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Firenze, 27 condanne per la TAV del Mugello, per illecito smaltimento dei rifiuti. Nessuna condanna per disastro ambientale

4 marzo 2009 0 commenti

Tav mugello Si chiude il processo a carico di Cavet (controllato al 75,9% da Impregilo), consorzio di imprese che sta portando a termine i lavori dell’Alta Velocità nel tratto Firenze-Bologna, per illecito smaltimento dei rifiuti, con 27 condanne, un risarcimento di 150 milioni e 160 mila euro e il ripristino dello stato dell’ambiente.

Le richieste di condanna dei pm Gianni Tei e Giulio Monferini erano a carico di 43 imputati su 64 tra dirigenti Cavet, subappaltatori, gestori di cave e discariche, autotrasportatori, funzionari pubblici. Condannato a 5 anni anche Alberto Rubegni, Presidente Cavet e AD di Impregilo.

Ma in realtà pesa il disatro ambientale: 57 Km di fiumi essiccati , 24 Km di corsi d’acqua la cui portata è stata diminuita, danneggiate 37 sorgenti, 30 pozzi e 5 acquedotti, che però non è stato riconosciuto dalla giustizia.

Spiega il Corriere fiorentino:

Il danno c’è stato, dice il giudice, ma o la giustizia è arrivata a tempo ormai scaduto, o è stato «colposo». E siccome nel codice non esiste il reato di danneggiamento colposo nessuno può essere considerato responsabile. I colpevoli ci sono invece per quando riguarda il reato di smaltimento illecito di rifiuti.

La Corte Costituzionale, invece, si dovrà pronunciare sul reato più grave che è stato il furto d’acqua. Intanto saranno risarciti il Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comunità Montana del Mugello, Comune di Soriano del Cimino, Provincia di Terni, Comune di Codigoro e Provincia di Ferrara, che si sono costituiti parte civile, mentre la provvisonale, fissata in 50 milioni di euro andrà a Ministero, Regione e Provincia, 10 milioni per la Comunità Montana del Mugello e 5 milioni di euro alle associazioni Italia Nostra, Idra e WWf.

Via | nove Firenze, Regione Toscana
Foto | Regione Toscana