Congo, guerra del coltan: parte da Modena la Quaresima degli Sms
Ne parlavamo ieri della terribile guerra che sta sconvolgendo il Congo e delle condizioni di chi per sopravvivere è costretto dalle milizie ribelli a cercare oro e coltan.
In proposito la Diocesi di Modena lancia un appello per evidenziare cosa accade nello Stato africano e chiede che si usi meno il cellulare, sopratutto inviando meno Sms, riflettendo sul fatto che all’interno di esso c’è proprio il coltan, uno dei metalli causa delle guerre civili.
E’ scritto sul sito della Diocesi di Modena:
Da componente indispensabile per la produzione missilistica e nucleare e per il settore aereospaziale, oggi è il “genere di prima necessità” più ricercato dai produttori di telefonia mobile. Cellulari, cerca-persone, personal computer, videogames, ma anche materiali ad uso chirurgico per funzionare hanno bisogno dei microcondensatori al tantalio.
Ha un peso simile a quello dell’oro e pressappoco lo stesso valore. L’80% delle riserve mondiali di coltan si trovano in Africa e l’80% di queste sono in Congo.
L’unico Paese al mondo a possedere riserve di tantalio immediatamente utilizzabili è risultato essere la Repubblica Democratica del Congo (ex-Zaire), dove nella regione orientale di Kivu sono stati scoperti vasti depositi superficiali di sabbie ricche di coltan. Il coltan congolese è estratto da una massa di improvvisati minatori che scavano con pale e picconi o addirittura a mani nude il terreno per tirarne fuori la sabbia e portarla a spalla ai centri di raccolta nella città di Goma e da lí in Rwanda. Per nutrire questa massa di disperati, i cacciatori stanno sterminando la fauna selvatica dei parchi nazionali della zona.
La popolazione di elefanti, ad esempio, è precipitata quasi a zero rispetto ai circa 3.600 pachidermi censiti nel ‘96; nella sola parte settentrionale del parco di Kahuzi-Biega, sono rimasti 220 gorilla; nel ‘96 erano il doppio.
Ecco cosa riporta il volantino che è stato distribuito a Modena:
Le nostre dita corrono veloci sulla tastiera del telefonino. Scrivono messaggi a tutte le ore per “komunikare” e a volte per isolarci da tutto e tutti. Cambiamo i nostri cellulari a ripetizione, alla ricerca di un modello con nuove - spesso inutili - funzioni.
Le nostre dita corrono su un minerale, il coltan, fondamentale per la tecnologia di telefoni, computer, videogiochi, satelliti e missili. Le nostre dita non pensano al viaggio che questo minerale compie: nel mondo l’80% del coltan proviene dalla regione orientale del Congo, il Kivu, dove una guerra civile ha causato oltre 4 milioni di morti negli ultimi dieci anni.
Quest’anno ti proponiamo allora un digiuno particolare: nei venerdì di quaresima ti chiediamo di rinunciare all’uso del telefonino. È solo un segno: un piccolo modo per ricordarci l’importanza di relazioni concrete e non virtuali con gli altri. Per riscoprire la bellezza dell’incontro. Uno strumento per ricordarci che le nostre azioni, i nostri stili di vita hanno ricadute in contesti geograficamente lontani.
Le nostre dita sul telefonino contribuiscono a scrivere la storia di milioni di vite in Congo. Un digiuno di un giorno, per una Quaresima di relazioni e corresponsabilità.
Nonostante la presenza dei Caschi blu dell’Onu continua il commercio d’armi. I Vescovi congolesi denunciano:
Una guerra paravento per coprire il saccheggio delle ricchezze minerarie del paese, dove il 70% dei sessanta milioni di abitanti vive con meno di un dollaro al giorno. Le conseguenze sono enormi: ancora migliaia di morti, popolazioni condannate a scappare e vagare in condizioni disumane, bambini e ragazzi costretti ad arruolarsi come soldati nei gruppi armati… Un dramma umanitario sotto i nostri occhi, che non può lasciare nessuno indifferente. No alla guerra e al saccheggio delle risorse naturali.
Di seguito il video che spiega cosa accade in Congo:
Via | DigiunoSms, Agesci Modena