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La Nina e l’AMO arrivano in anticipo e le temperature si abbassano

14 marzo 2009 0 commenti

L'indice amo Ã�¨ negativo El Nino e la Nina alternandosi influiscono sul clima. E secondo recenti osservazioni, la Nina quest’anno si starebbe verificando in anticipo rispetto agli anni passati. Ma un altro fenomeno si è presentato in anticipo di circa 10 anni: è l’indice AMO - Atlantic Multidecadal Oscillation (Oscillazione Atlantica multidecennale) la cui ultima registrazione è stata fatta nel 1996 e dunque era atteso per il 2020.
Scrive Meoegiornale:

Ma molto più importante, e, per certi punti di vista, sorprendente, è l’andamento dell’indice AMO, che si è negativizzato fino a raggiungere un valore, in Febbraio, di -0,113, che non veniva più raggiunto dal Novembre 1996. Questo indice, che è più importante per il nostro Paese ed il Continente Europeo, dà un’indicazione dell’andamento delle temperature dell’Atlantico Settentrionale.

Insomma a causa del raffredamento registrato dall’AMO si intensificano le piogge che cadono più abbondanti nelle regioni tropicali contribuendo a raffredare ulteriormente gli oceani e la Corrente del Golfo che giunge meno calda in Europa. E spiega Meteogiornale:

L’ulteriore intensificazione della Nina che si sta verificando in questi giorni, ha un po’ sorpreso gli studiosi che, adesso, hanno modificato le loro previsioni annunciando un raffreddamento piuttosto intenso delle acque equatoriali peruviane perdurante fino almeno agli inizi della prossima Estate. Per il prossimo inverno 2009-10, invece, sarebbe previsto l’arrivo del Nino, anche se non intenso, tuttavia a questo punto le previsioni di questo fenomeno potrebbero anche slittare in avanti nel tempo.

Ma la domanda che ci si pone è: come mai si è verificato questo anticipo di raffreddamento, a 13 anni dall’inizio della “fase calda”? Scrive Meteogiornale:

Si deve pensare a qualche causa che ha provocato questo anticipo di negativizzazione dell’indice AMO, ad esempio un aumento delle piogge o della copertura nuvolosa nell’Atlantico Tropicale, che possa averne diminuito le temperature superficiali, oppure la lieve diminuzione della radiazione incidente provocata da un minimo solare molto prolungato come l’attuale. Inutile dire che le variazioni dell’AMO sono molto più importanti, in ambito europeo, di quelle del ciclo Nino - Nina, anche perché il ciclo AMO ha durate pluridecennali, al contrario del secondo che si risolve su durate di 2-5 anni.

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Via| Meteogiornale
Foto | Flickr